La Borsa di Milano chiude in rosso, orfana di Londra e Wall Street
Nulla di fatto per la Borsa di Milano e i principali listini del Vecchio Continente, che chiudono la giornata in rosso.Nulla di fatto per la Borsa di Milano e i principali listini del Vecchio Continente, che chiudono la giornata in rosso, in una seduta priva di grandi spunti e volumi orfane di Londra, Zurigo e Wall Street. Milano è maglia nera e cede lo 0,63% a 26.544 punti, seguita da Parigi (-0,25%) e Francoforte (-0,26%).
Sul FTSE MIB occhi puntanti su MPS, dopo che venerdì il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha detto che l’istituto senese può diventare “preda ambita” e ha sottolineato che il tesoro può scendere nel capitale “come fatto per Ita Airways”. Chiudono in verde Tenaris e Amplifon.
Il sentiment generale è moderatamente positivo grazie all’accordo provvisorio tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il leader repubblicano Kevin McCarthy per sospendere il tetto del debito degli Stati Uniti, eliminando una fonte di incertezza per i mercati. Dopo settimane di negoziati, sabato è stato trovato un accordo per evitare un default economicamente destabilizzante e sospendere il tetto del debito di 31,4 trilioni di dollari fino al 2025.
Sul mercato valutario, il cambio tra euro e dollaro è rimasto a 1,0710. Petrolio in calo con il Wti luglio a 72,4 dollari al barile e il Brent luglio a 76,5 dollari al barile. Gas naturale in lieve calo ad Amsterdam a
24,4 euro al megawattora. In chiusura di seduta, lo spread tra Btp e Bund, sale a 184,5 punti, da 183 dell’apertura. In flessione il rendimento del decennale al 4,278%, a fronte del 4,389% dell’ultima chiusura.