Borsa di Milano, Piazza Affari apre in rialzo dello 0,43%
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Mercati Lun 30 ottobre 2023

Le Borse non temono i nuovi venti di guerra Piazza Affari sale Spread stabile

Gli investitori sono in attesa del metting della fed previsto per mercoledì. In Borsa inizio settimana positivo in Europa Le Borse non temono i  nuovi venti di guerra Piazza Affari sale Spread stabile BORSA PIAZZA AFFARI
Redazione Verità&Affari
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Inizio settimana positivo per i listini del Vecchio continente. La Borsa di Milano apre in rialzo. Il primo Ftse Mib sale dello 0,6% e lo spread è stabile a 195 punt.  Parigi guadagna lo 0,5%  Francoforte sale dello 0,57% con il Dax a 14.770 punti mentre Londra segna un +0,49% con il Ftse 100 a 7.327 punti.  

Gli investitori osservano senza particolare apprensione apprensione il conflitto in Medio Oriente e aspettano le indicazioni della Federal Reserve sui tassi di interesse in calendario mercoledì. L’attesa degli analisti è che Powell lasci i tassi invariati. 

Borse di Asia e Pacifico contrastate. Tokyo cede lo 0,95%, Hong è poco mossa (-0,19%) così come lo è Shanghai (+0,12%) mentre scatta, tra le cinesi, Shenzhen (+1,4%) . Positiva anche Seul (+0,34%) mentre cala Sydney (-0,79%). I listini europei sono orientato al rialzo, così come i future su Wall Street mentre lo sguardo è sempre orientato agli sviluppi in Medioriente. Tra i macro previsti l’inflazione in Spagna e in Germania ma anche il pil per quest’ultima. Dagli Stati Uniti l’indice Dallas Fed manifatturiero di ottobre.

VALUTE

Sul mercato valutario euro in calo a 1,0565 dollari da 1,0590 venerdì in chiusura. La moneta unica vale anche 157,87 yen (da 158,08 venerdì), mentre il rapporto dollaro/yen è a 149,43 (da 149,49).

ENERGIA

In discesa il prezzo del petrolio con il future dicembre sul Wti giù dell’1,43% a 84,32 dollari al barile e l’analoga consegna sul Brent in flessione dell’1,16% a 89,43 dollari. In rialzo del 3,7% a 52,4 euro al megawattora il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam. Frena, come detto, l’oro che venerdì ha superato quota 2mila dollari l’oncia per la prima volta da maggio dopo l’avvio dell’offensiva di terra di Israele: la consegna spot ritraccia dello 0,2% a 2.001,65 dollari.

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