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GovernoIn evidenza Mar 16 gennaio 2024

Prelios-Ion, il governo chiede più informazioni per il via libera

L'esecutivo chiede chiarimenti sulla sostenibilità del debito per l'acquisizione del gruppo. Il nodo dei pegni su Cedacri e Cerved Prelios-Ion, il governo chiede più informazioni per il via libera
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Il governo italiano ha chiesto informazioni addizionali al gruppo Ion per dare il suo via libera all’acquisizione di Prelios da parte del gruppo controllato dal finanziere Andrea Pignataro. Secondo quanto riporta Bloomberg, il governo avrebbe richiesto maggiori informazioni sulla struttura dell’operazione, che secondo i poteri previsti dalla normativa sul golden power può essere bloccata. In particolare, il governo avrebbe chiesto chiarimenti su debito e pegni che sarebbero costituiti su Prelios per il finanziamento dall’acquisizione da parte di Ion. 

L’operazione di acquisizione, annunciata nel settembre scorso, ha un controvalore di 1,3 miliardi di euro, di cui circa 600 milioni di debito. 

Le partecipazioni in pegno 

La struttura è analoga dell’operazione Prelios è peraltro analoga a quella delle altre grandi operazioni condotte da Ion in Italia, che negli ultimi tre anni ha investito circa 5 miliardi in acquisizioni. Tanto Cerved che Cedacri sono interamente in pegno agli istituti che hanno finanziato Ion. Tra le banche creditrici figurano Unicredit, Jp Morgan, Deutsche Bank e Goldman Sachs.

Secondo i contratti di finanziamento, per quanto riguarda Cedacri anche i conti correnti della società che gestisce le infrastrutture sono gravati da un pegno in favore delle banche finanziatrici. All’estero, il gruppo Ion controlla tra le altre cose Dealogic, Fidessa Trading e Acuris, che controlla il servizio di news finanziarie Mergermarket. 

La ragnatela di società

Il gruppo, composto da una ragnatela di società con sede prevalentemente tra Irlanda e Lussemburgo, non ha un bilancio consolidato pubblico, per cui non è noto il suo livello d’indebitamento complessivo.  L’acquisizione di Prelios è realizzata tramite una società italiana, la X3 Mergeco spa. Da qui attraverso altre sei società tra Irlanda e Lussemburgo si arriva fino alla Ion Investment Corporation, che ha sede in Lussemburgo. Questa è controllata dall Iit sàrl, sede ancora nel Granducato. Nell’ultimo bilancio, la Iit ha rivalutato la partecipazione di Ion Investments per 20 miliardi, portando il valore dei suoi asset da poco più di 800 milioni a quasi 21 miliardi di euro.

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