Piazza Affari stabile Migliora Saipem dopo i buy degli analisti
Il gruppo dell'oil&gas sigla due contratti per 550 milioni di euro. Tonfo del Nasdaq alla vigilia. Spread poco mosso Piazza AffariApertura in rialzo per Piazza Affari
Stabile Piazza Affari, che nelle prime battute era arrivata a guadagnare oltre mezzo punto percentuale. Seduta contrastata a Wall Street, dove il Dow Jones ha chiuso sulla parità mentre il Nasdaq ha ceduto oltre l’1%.
Acquisti sui bancari
Tra i titoli a maggiore capitalizzazione buona partenza di Saipem, isrrivata a guadagnare il 2% dopo l’annuncio di due nuovi contratti per 550 milioni di euro. Per Equita il titolo è buy. «Riteniamo – commentano gli analisti di Equita – che la notizia abbia risvolti positivi per il titolo e le stime. Saipem continua a performare bene in questa business unit» e «i contratti rappresentano il 50% della raccolta ordini stimata sul 2023 per il drilling offshore, ovvero il 5% della raccolta complessiva di gruppo 2023». Il broker nelle sue stime sul secondo semestre dell’anno ipotizzava «che i due impianti fossero utilizzati per un trimestre su due mentre sul 2024 ipotizzavamo un impiego di Perro Negro 7 per 3 trimestri su quattro. Applicando il 40% di ebitda margin, calcoliamo un miglioramento potenziale delle nostre stime ebitda 2023 di circa 24 milioni di euro (+3%) e sul 2024 di circa 8 milioni (+1%)».
Ben intonato il comparto dei bancari, con Unicredit che sale di oltre l’1%. e Banco Bpm +0,9
Spread poco mosso a quota 156 punti
Dimenticare Mosca
I mercati si lasciano alle spalle senza troppo affanno la ribellione dei mercenari. Il leader di Wagner Yevgeny Prigozhin, nelle prime dichiarazioni pubbliche rese dopo il tentato ammutinamento del weekend, ha detto che lo scopo della ribellione era protestare contro le inefficienze della guerra in Ucraina e non rovesciare il governo di Mosca.
I gufi sempre svegli
.Il quadro grafico delle borse non è mutato. Come ricorda Websim indici di Wall Street conservano una impostazione rialzista, anche se praticamente non passa giorno senza qualche gufo faccia sentire la sua voce. Ieri Morgan Stanley si è accodata a Goldman Sachs nell’affermare che una correzione è alle porte perchè “i rischi per le azioni USA sono stati raramente così alti”. Intanto, però i listini reggono bene per due ragioni: 1) la prima è che il rigore delle banche centrali sta facendo scendere i rendimenti a lungo periodo, quelli sui quali si attualizzano i profitti delle aziende e quindi c’è già un impatto positivo; 2) la seconda è che lo scenario macro non è così deprimente. Volenti o nolenti, per esempio, gli uffici studi dei macroeconomisti sono stati costretti a ritoccare al rialzo le stime di crescita per l’Eurozona e per l’Italia in particolare.
Valutazioni realistiche
E’ solo un fenomeno di breve durata? Questo ce lo diranno i prossimi mesi, ma intanto i numeri giustificano le attuali valutazioni. Se la correzione vera e propria arriverà, secondo noi bisognerà aspettare l’inizio del secondo semestre perchè, sarà solo una sensazione, ma nessuno dei grandi asset manager ha voglia di rovinarsi la festa con i risultati che si ritrova a meno di una settimana dalla fine del primo.