Piazza Affari chiude invariata oggi 13 aprile. Moncler top Enel giù
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Mercati
In evidenzaMercati Gio 13 aprile 2023

Piazza Affari fallisce l'attacco a quota 28 mila. Moncler al top, Enel affonda

Piazza Affari fallisce l'attacco alla barriera di 28.084 punti che resiste da 15 anni. Vola Moncler. Affonda Enel dopo il rinnovo dei vertici Piazza Affari fallisce l'attacco a quota 28 mila. Moncler al top, Enel affonda
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Piazza Affari chiude invariata

Piazza Affari chiude invariata con il Ftse Mib che si attesta a 27.726  punti.  Fallisce l’attacco a quota 28 mila che rappresenta il record da quindici anni. Sulla scia dei conti di Lvmh il miglior titolo di Milano è Moncler in progresso del 4,45% a 65.78 euro, seguita da Leonardo a +3,21% e Amplifon a +2,5%. Il titolo peggiore, invece, è Enel in calo del 3,92% a quota 5,757 euro sulla scia della nomina dei nuovi vertici.

Chiusura su livelli invariati anche per lo spread tra Btp e Bund. A fine seduta, il differenziale di rendimento tra il Btp decennale benchmark e il pari scadenza tedesco è indicato a 185 punti base, stabile rispetto al giorno prima. In lieve rialzo il rendimento del Btp decennale che ha segnato un’ultima posizione al 4,22% dal 4,21% precedente.

Inflazione Usa

L’inflazione continua a scendere in Usa: ieri quella al consumo è calata al 5%, ai minimi da maggio 2021, oggi quella all’ingrosso visto che i prezzi alla produzione sono saliti dello 0,5% mensile, meglio delle previsioni, un ribasso che non si vedeva dalla primavera 2020  Ieri sera i verbali della riunione di politica monetaria della Fed di marzo portano il barometro dell’economia verso la   recessione. Due notizie che accendono le scommesse sugli inasprimenti della politica monetaria negli Usa. Per questo il dollaro si indebolisce. Risultato: oro ed euro ai massimi da un anno in confronto al biglietto verde. Wall Street, dopo aver balbettato nelle ultime sedute, sale nonostante il timore di una recessione. Domani le prime  trimestrali, quelle delle grandi banche, potranno dare una indicazione sullo stato di salute del credito.
Condividi articolo