"Più cooperazione per le sfide globali": si rafforza asse Mosca-Pechino
Nel faccia a faccia tra Xi Jinping e Vladimir Putin confermata amicizia e fiducia politica tra i due paesi alleati.
Redazione Verità&Affari
(Teleborsa) – E’ durato circa un’ora e mezza di faccia a faccia a Pechino tra il presidente Xi Jinping e il capo del Cremlino, Vladimir Putin, nel corso del quale è stata rinnovata l’amicizia tra i due Paesi, ribadendo la “fiducia politica” e uno “stretto ed efficace coordinamento strategico”, come ha sottolineato Putin, senza tralasciare gli scambi commerciali da record, complici probabilmente le sanzioni Occidentali.
” I nostri due Paesi hanno approfondito la fiducia politica reciproca e mantenuto uno stretto ed efficace coordinamento strategico”, ha affermato Xi citato dai media cinesi sottolineando di aver incontrato il presidente russo Vladimir Putin “42 volte dal 2013”. “Il nostro volume di scambi bilaterali ha raggiunto un livello record e si sta avvicinando all’obiettivo di 200 miliardi di dollari”, ha osservato ancora nel resoconto della Cct
Putin, che era in precedenza intervenuto alla cerimonia di apertura del forum sulla Belt and Road Initiative (Bri) ha rimarcato come l’iniziativa ‘One Belt, One Road’ si adatti bene “ai processi di integrazione che si stanno sviluppando in varie regioni. È anche in sintonia con le idee russe sulla creazione di un circuito di integrazione in cui la libertà di commercio, investimenti e lavoro sarebbe pienamente garantita” “Quando iniziamo qualcosa di grande, ci aspettiamo che abbia successo, ma considerando la scala globale, è difficile aspettarsi che tutto vada bene. I nostri amici cinesi lo hanno fatto”, ha detto lo zar sottolineando come Cina e Russia condividano il “desiderio di una cooperazione equa e reciprocamente vantaggiosa per raggiungere il progresso economico e il benessere sociale a lungo termine, rispettando il diritto di ciascun Paese al proprio modello di sviluppo”.
Putin ha infine voluto ribadire l’importanza del “coordinamento cinese sulla formazione di un grande spazio eurasiatico“, della “cooperazione paritaria”, e chiesto “sforzi congiunti” per salvaguardare “l’equità e la giustizia internazionale”.
