Le novità della manovra Meloni: dal Pos alla Metro C di Roma
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Da non perderePolitica Mar 29 novembre 2022

Manovra, le ultime novità: sì allo stop al Pos fino a 60 euro, 2 miliardi per la Metro C di Roma

Le ultime novità della manovra Meloni: dai 2 miliardi per la Metro C di Roma allo stop all'obbligo di Pos fino a 60 euro. Ue permettendo. Manovra, le ultime novità: sì allo stop al Pos fino a 60 euro, 2 miliardi per la Metro C di Roma
Redazione Verità&Affari
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Manovra Meloni, le novità

La bozza definitiva, che riporta il bollino della Ragioneria di Stato, della manovra Meloni inizia a circolare ed è attesa alla Camera dei deputati entro oggi. La manovra è stata firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il testo si è arricchito di ulteriori articoli (in tutto 174 articoli) e qualche piccola novità: dalla conferma dello stop all’obbligo del Pos fino a 60 euro a un fondo per la cybersicurezza; da uno stanziamento per gli enti locali in contrasto ai rincari energetici ai fondi necessari per portare a compimento la Metro C di Roma.

Pos, contatti con l’Europa

Per il momento rimane nella bozza della manovra di bilancio lo stop all’obbligo per i commercianti di accettare pagamenti con il Pos fino a 60 euro. Sulla questione si era acceso un caso ieri, ipotizzando un passo indietro dell’esecutivo. Niente di tutto ciò nell’ultima bozza della manovra Meloni che sta circolando, anche se l’ultima parola verrà detta in Parlamento. “Siamo a conoscenza della proposta del governo italiano. Trattandosi di una bozza, dobbiamo ancora valutarla, sia nella portata che nel merito”, ha commentato all’Ansa la portavoce della Commissione Ue, Veerle Nuyts. Rimane anche l’innalzamento del tetto del contante a 5 mila euro.

I soldi per la Metro C

Nella legge di bilancio anche uno stanziamento per 2,2 miliardi di euro per il completamento della Metro C di Roma. La linea, entrata in funzione a tappe a partire dal 2014, è composta da 22 fermate più 2 in costruzione. Per essere completata attendeva i fondi per il completamento della tratta T2 fino a piazza Venezia e la realizzazione della T1, che il Campidoglio vorrebbe portare fino alla Farnesina.

Il testo stanzia 50 milioni di euro per ogni annualità dal 2023 al 2025, per poi salire: 100 milioni l’anno per il 2026 e il 2027 e 200 per ciascuno degli esercizi 2028 e 2029. Il grosso del finanziamento è previsto per il 2030 e il 2031, con 500 milioni l’anno, e per il 2032, con 450 milioni. Se i costi lieviteranno andando oltre tali cifre, i fondi dovranno essere stanziati dal Campidoglio e dalla Regione Lazio.

Capitolo cybersicurezza

Per la strategia nazionale di cybersicurezza e il suo piano di implementazione, nella manovra Meloni sono stati inseriti due nuovi fondi. Per gli investimenti volti all’autonomia tecnologica e all’innalzamento dei livelli di cybersicurezza ci sono 70 milioni per il 2023. La cifra si innalza ogni anno fino ad arrivare a 150 dal 2025 al 2037. Per la gestione della cybersecurity sono in campo 10 milioni per il 2023, 50 per il 2024 e 70 a decorrere dal 2025.

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