Unimpresa, stangata da oltre 50 miliardi nel 2023
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Economia Lun 28 novembre 2022

Unimpresa, stangata da oltre 50 miliardi sui contribuenti

Nel 2023 l'incremento del gettito Iva, di Ires e Irap, oltre che dei contributi sociali costerà 50 miliardi ai contribuenti italiani. Unimpresa, stangata da oltre 50 miliardi sui contribuenti
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Nuovo anno più pesante per i contribuenti

Nel 2023 l’incremento del gettito Iva, di Ires e Irap, oltre che dei contributi sociali costerà 50,6 miliardi in più ai contribuenti italiani. Secondo Unimpresa, di questa cifra oltre 29 miliardi saranno imposte a carico delle imprese, 8,7 miliardi verranno principalmente dall’aumento dei versamenti Inps e il resto da altre entrate

Casse pubbliche più ricche

In totale, sulla base delle stime di Unimpresa, il prossimo anno lo Stato incasserà oltre 981 miliardi, registrando un incremento del 5,4% rispetto ai 930 miliardi di quest’anno. Così nel piano di bilancio per il 2023, il governo ha sostanzialmente già prenotato quasi 90 miliardi di nuovo debito, cifra corrispondente alla differenza tra i 981 miliardi di entrate previste e i 1.071 miliardi di spesa già programmata.

Pressione fiscale al 43,2% nel 2023

Per il Centro studi, nel prossimo anno lo Stato spenderà complessivamente, quasi 34 miliardi di euro in più rispetto al 2022. Tuttavia la spesa pubblica, rispetto al prodotto interno lordo, dovrebbe scendere dal 54,5% al 53,7%. Per quanto riguarda le diverse voci, è prevista una maggiore spesa per pensioni e sanità con lo Stato che nel 2023 spenderà 273 miliardi, ben 8,7 miliardi in più (+3,3%) rispetto al 2022. Quanto al peso delle tasse sui contribuenti, si stima che per il prossimo anno la pressione fiscale si attesterà al 43,2%. Le entrate effettive secondo l’associazione supereranno il 49% del pil.

L’appello al governo sulla riforma fiscale

GIUSEPPE SPADAFORA UNIMPRESA

Secondo il vicepresidente di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, il peso di tasse e contributi sono il “vero, insostenibile peso dello Stato sui contribuenti”, aggiungendo che “è un macigno che soffoca le possibilità di crescita economica ed è su quello che il governo deve agire con la massima urgenza”. Di qui l’appello al governo per fare presto e bene sulla riforma fiscale: “c’è da augurarsi che stavolta si faccia sul serio e che non si metta in scena l’ennesimo, inconcludente teatrino di esperti, commissioni, pareri e trame segrete” ha concluso Spadafora.

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