Auto elettrica, slitta il piano per installare 21mila nuove colonnine
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AutoPrimo piano Sab 01 luglio 2023

Auto elettrica, slitta il piano per installare 21mila nuove colonnine

Lungaggini burocratiche e pastoie amministrative hanno ritardato l'iter per ottenere i fondi del Pnrr destinati all'elettrificazione delle strade. Se ne riparla nel 2024 Auto elettrica, slitta il piano per installare 21mila nuove colonnine auto elettriche
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

L’auto elettrica spinge fuoristrada la quarta rata del Pnrr

Tra i progetti in ritardo (sono sette) e che dunque rischiano di pregiudicare l’arrivo dei fondi europei, ce n’è uno legato strettamente all’auto, ovvero la creazione della rete di centraline di ricarica sulle strade italiane.  Un capitolo, quello dell’elettrificazione, deciso dal governo Draghi senza aver tenuto in debito conto le pastoie burocratiche, le lungaggini amministrative e processi autorizzativi che ne stanno dilatando i tempi di realizzazione.

Oltre 20mila nuove stazioni

Il piano prevede  741,32 milioni di euro di stanziamenti per installare, entro il 30 giugno del 2026, più di 21 mila stazioni di ricarica su tutto il territorio italiano. Nel maggio scorso, il ministero dell’Ambiente ha reso noto gli avvisi per la presentazione dei progetti e per la realizzazione di punti ricarica lungo le superstrade (150 milioni per 2.500 stalli) e nei centri urbani (127 milioni per 4 mila spine). Entro giugno si sarebbe dovuto passare alla definizione della graduatoria dei progetti ma ciò non è stato possibile. A questo punto il governo ha chiesto di rimodulare il target di giugno e ha garantito alla Commissione che “il ritardo sarà colmato nel 2024”.  Tra l’altro, risulta in ritardo anche il progetto per la realizzazione di stazioni di rifornimento di idrogeno  con la Commissione che deve approvare il taglio da 40 a 35 delle aggiudicazioni, altrimenti si dovrà procedere con un nuovo bando.

L’elettrificazione in Italia

Nel nostro Paese  abbiamo toccato quota 41.173 punti di ricarica per auto elettriche, 22.107 colonnine e 15.262 location. Lo dice Motus-E, che monitora la situazione  con cadenza trimestrale. Nello specifico, negli ultimi tre mesi, la rete di rifornimenti  è cresciuta con l’arrivo di 4.401 nuovi punti, 2.773 singole colonnine e 1.214 nuove location.  Da sottolineare poi che, in due anni, i punti di ricarica sono più che raddoppiati, rispetto ai 20.757 del 2021. Purtroppo, però, il 23% delle infrastrutture installate risulta attualmente non utilizzabile dagli utenti a causa del mancato allacciamento alla rete da parte del distributore di energia o per altri motivi autorizzativi, contro un 77% invece attivo.

Un Paese spaccato in due

Parlando di distribuzione geografica, il 57% circa delle infrastrutture è distribuito nel Nord Italia, il 22% nel Centro e solo il 21% nel Sud e nelle Isole. Guardando alle singole Regioni, la Lombardia possiede da sola il 16% delle installazioni (6.661). Seguono, nell’ordine: Piemonte, Veneto e Lazio (11%), Emilia-Romagna (9%) e Toscana (7%). Queste sei Regioni coprono complessivamente il 62% del totale.

 

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