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AperturaRisparmio Lun 20 novembre 2023

Crémieux (Mirabaud Am): perché puntare sui bond convertibili

Il gestore: una serie di fattori è a favore di questa categoria. Consigliamo un'allocazione tra il 5% e il 10% del portafoglio Crémieux (Mirabaud Am): perché puntare sui bond convertibili
Gianluca Baldini
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Gianluca Baldini

Le obbligazioni convertibili potrebbero essere vicine a un momento di grande interesse per gli investitori. Verità&Affari ne ha parlato con Nicolas Crémieux, responsabile di questa asset class per Mirabaud Asset Management

Perché nell’attuale contesto le obbligazioni convertibili presentano opportunità interessante?

Al momento ci sono vari fattori fondamentali a favore dell’universo delle convertibili. Per esempio, questa estate abbiamo notato diversi casi di obbligazioni convertibili negoziate con uno spread di credito più ampio rispetto alle obbligazioni semplici di emittenti simili. Riteniamo che, una volta che l’asset class tornerà a registrare afflussi, vi sarà un rapido cambio di rotta.

Questo cambio di rotta è alle porte?

Basandoci sulle informazioni in nostro possesso, non dovrebbero esserci ulteriori riscatti dai fondi convertibili globali long-only; quindi, è plausibile pensare di essere più vicini alla fine che all’inizio. Secondo la BofA Global Research, negli ultimi 24 mesi le masse della categoria sono scese da 56,1 miliardi di dollari a 32,3 miliardi di dollari, con una differenza spiegata da circa 15,5 miliardi di dollari di deflussi netti e 8,3 miliardi di dollari dati dall’effetto negativo sui prezzi.

Qual è un punto di forza delle convertibili?

Le obbligazioni convertibili globali, rappresentate dal Refinitiv Global Convertible Bond Hedged Dollar Index, hanno offerto rendimenti a lungo termine più elevati (5,7% contro 4,3%) rispetto a quelli delle azioni sottostanti, misurati dalla parità dello stesso indice calcolata da Refinitiv. Inoltre, hanno mostrato una volatilità strutturalmente inferiore rispetto ai titoli azionari sottostanti (8% contro 18,4%).

Perché scegliere le obbligazioni convertibili, e non le azioni o le obbligazioni?

La struttura ibrida delle obbligazioni convertibili non può essere replicata combinando azioni e obbligazioni, poiché il mercato delle obbligazioni convertibili è composto da settori e capitalizzazioni di mercato che differiscono da quelli dei mercati azionari globali. Inoltre, molti emittenti di obbligazioni convertibili non hanno un debito diretto, il che offre agli investitori un ulteriore fattore di diversificazione.

Inoltre, all’interno del portafoglio, le obbligazioni convertibili possono svolgere ruoli diversi a seconda delle necessità e degli obiettivi dell’investitore, della classe d’investimento da cui desidera finanziare l’allocazione e della sua opinione sulle prospettive dei mercati azionari e del credito. Riteniamo che un’allocazione del 5%-10% sulle obbligazioni convertibili in un portafoglio bilanciato massimizzi lo Sharpe ratio nell’arco di un ciclo completo (con una maggiore sovraperformance durante le fasi di ribasso del mercato rispetto alla sottoperformance durante le fasi di rialzo).

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