Il carovita ha ucciso i risparmi degli italiani, cambiano le abitudini
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Risparmio Ven 04 novembre 2022

Il carovita ha ucciso i risparmi degli italiani, cambiano le abitudini

L’Italia risulta il paese più colpito dal carovita, con importanti conseguenze sui risparmi e sulle abitudini di spesa degli italiani. Il carovita ha ucciso i risparmi degli italiani, cambiano le abitudini
Redazione Verità&Affari
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Il risparmio degli italiani

L’Italia risulta il paese più colpito dal carovita, con importanti conseguenze sui risparmi e sulle abitudini di spesa. Ma come stanno affrontando la situazione gli italiani? Lo svela una ricerca della banca online N26.

L’impatto sul risparmio

In base alla ricerca l’Italia si classifica al quarto posto per percentuale di reddito risparmiato (1,50% del reddito in media al mese). Al primo posto troviamo la Spagna (6%), seguita da Germania (5%) e  Austria (4%), mentre la Francia si posiziona all’ultimo posto (0,1%). Nel confronto con i vicini europei, inoltre, le abitudini di risparmio degli italiani sembrano essere le più colpite dall’aumento del costo della vita. Nel periodo analizzato da N26, infatti, l’Italia risulta essere il paese che ha registrato il calo maggiore dei risparmi medi rispetto al reddito: da marzo 2022, gli italiani hanno messo da parte in media il 78% in meno del proprio reddito, rispetto ai primi due mesi dell’anno. Situazione opposta rispetto ai risparmiatori tedeschi, ad esempio, i meno influenzati dal carovita: sempre a partire da marzo 2022, la Germania infatti ha registrato il calo minore nell’importo medio risparmiato (-49%).

In questo panorama complesso, a livello europeo sono le donne a risparmiare di più, nonostante l’ endemica differenza di reddito medio con gli uomini (che arriva quasi al 40%): la propensione al risparmio delle donne emerge chiaramente dal dato medio (5,9% del reddito rispetto al 3,7% degli uomini) e da quello assoluto (112 € in media ogni mese, contro 95€ degli uomini).

Le città italiane a confronto

In quanto ai dati locali, Bologna è in vetta alla classifica del risparmio, seguita da Napoli che batte Milano. I napoletani infatti risparmiano in media quasi 26 euro al mese, mentre i milanesi sono a quota 19 euro. I più oculati come detto sono i bolognesi che in media riescono a mettere da parte più di 33 euro ogni mese. Ultimi nella classifica delle città analizzate sono i romani, con solo 13 euro.

L’impatto sulle abitudini di spesa

In risposta al carovita, dall’analisi dei primi mesi del 2022 risulta un parziale cambiamento nelle abitudini di spesa degli italiani. In particolare, gli Italiani hanno tagliato le spese per il tempo libero e l’intrattenimento (-15,1%) registrando il calo più accentuato in questa categoria merceologica tra i paesi coinvolti nello studio.

D’altro canto, però, alcuni settori non hanno subito alcuna flessione ma anzi hanno sperimentato una forte crescita, trainata dalla stagionalità: nei mesi estivi infatti gli italiani hanno concentrato le proprie spese in viaggi e spostamenti, segmento che ha registrato l’aumento più alto in termini percentuali tra quelli analizzati (+ 107%).

L’incremento dei prezzi ha inoltre inciso significativamente sulle spese degli italiani relative alla gestione e manutenzione dell’auto, impattate dall’aumento dei costi della benzina, in generale sulle spese destinate ai trasporti (+53.5%, record tra i paesi esaminati nello studio) e a riempire il carrello del supermercato  (+ 15.6%).

Tra le categorie merceologiche impattate negli altri paesi in Europa, spicca in particolare la spesa relativa ai comparti media ed elettronica, ridotta notevolmente sia in Germania (-7,9%) che in Austria (-15,4%) da marzo in poi. In entrambi i paesi il segmento media ed elettronica è l’unico tra quelli presi in esame che ha visto una diminuzione della spesa sia in termini assoluti sia come percentuale del reddito.

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