Tim, incontro al Mef tra Giorgetti e Vivendi per lo scorporo della rete - V&A
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Primo pianoTlc Gio 05 ottobre 2023

Tim, incontro al Mef tra Giorgetti e Vivendi per lo scorporo della rete

Oggi l'incontro tra il ministro dell’economia e i vertici della società francese, Arnauld de Puyfontaine e Yannick Bollorè, Tim, incontro al Mef tra Giorgetti e Vivendi per lo scorporo della rete
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Tim, Giorgetti incontra Vivendi sullo scorporo della rete

Al via oggi l’incontro tra il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti e i rappresentanti di Vivendi, Arnauld de Puyfontaine e Yannick Bollorè, passo finale per procedere all’offerta per la rete di Tim da parte di Kkr e del Mef, ossia del governo stesso. Una trattativa che non si preannuncia facile dato che l’offerta non dovrebbe superare i 23 miliardi mentre la richiesta di Vivendi, che ha il 23,7% di Tim, era di 30 e oltre. L’incontro avviene a soli dieci  giorni dalla scadenza concessa al fondo Kkr per vincolare la sua proposta e renderla definitiva.

Sul tavolo anche i nodi di occupazione e debito

Sul tavolo, oltre all’offerta, ci sono anche altre questioni come quella dell’occupazione dato che Tim ha circa 40 mila dipendenti e dunque sarà fondamentale capire quanti resteranno nella società della rete e quanti in quella dei servizi. Stessa cosa per il debito da 24 miliardi di euro di Tim che dovrà essere ripartito tra le società e in parte ripagato. Il Mef sarà socio con il 20% nella nuova compagine societaria della rete mentre Kkr avrà la maggioranza ma con vincoli di governance. Tra i soci anche il fondo F2i (che dovrebbe rilevare il 15%) e Cdp  che ha già il 10% di Tim ed è socio di maggioranza al 60% di Open Fiber, ossia della rete concorrente.

Battaglia legale

Vivendi  sostiene che l’operazione di scorporo della rete debba essere ratificata tramite una assemblea straordinaria e non solo tramite la decisione del cda. I pareri legali richiesti sulla questione  dicono però il contrario, ossia che basta l’ok del cda. Ovvio che i francesi su questo punto daranno battaglia anche perché, senza l’assemblea straordinaria per ratificare l’operazione, Vivendi perde il suo potere negoziale.

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