Deandreis (SRM): i porti sono strumento geopolitico
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Primo pianoTrasporti Mer 06 dicembre 2023

Deandreis (SRM): i porti sono strumento geopolitico

L'Italia sfrutta posizione nel Mediterraneo, i suoi porti sono uno strumento geopolitico rilevante. Lo ha spiegato Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), durante la presentazione del quinto MED & Italian Energy Report Deandreis (SRM): i porti sono strumento geopolitico
Redazione Verità&Affari
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 “I porti sono uno strumento geopolitico, basti pensare che fino a qualche anno fa si parlava della Via della Seta cinese e si portava l’esempio dell’acquisizione del porto del Pireo, e poi i cinesi non hanno solo quello ma sono presenti un po’ in tutti i porti del Mediteranno. È l’esempio di cosa vuol dire un’influenza geopolitica, perché quando la Cina ha un controllo diretto di terminali che servono la dimensione economica e quindi anche quella energetica c’è una dimensione anche geopolitica”. Lo ha affermato Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM (Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo), durante la presentazione del quinto MED & Italian Energy Report.

“Per l’Italia la dimensione geoponica c’è per il suo posizionamento nel Mediterraneo – ha spiegato – I porti italiani sono più vicini alla sponda Sud ed Est, anche perchè la punta del nostro Paese è più vicina al Mediterraneo orientare rispetto a quello occidentale, quindi siamo proiettati vero lo strategico Canale di Suez. Nella misura in cui l’Italia diventerà ponte energetico oltre che logistico con i porti, aumenterà il suo peso geopolitico”.

Quando gli è stato chiesto l’esempio di porti strategici italiani, Deandreis ha detto che “Trieste oggi è un grande porto energetico, un porto che serve non solo il Nord Est d’Italia ma paesi come Ungheria, Austria e regione strategiche della Germania come la Bavaria. E la gran parte delle forniture energetiche di queste aree vengono dal porto di Trieste”.

“A Sud in Sicilia arrivano le pipeline e i porti siciliani sono grandi porti dove c’è l’industria della raffinazione – ha proseguito – Noi siamo anche grandi esportatori di oil & gas, che può sembrare sorprendente, perché siamo grandi raffinatori. Anche se l’obiettivo è quello del net zero, prima o poi questo comparto dovrà riconvertirsi”.

(Teleborsa) –

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