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AperturaFinanza Mer 03 maggio 2023

Il ritorno di Follieri: dopo il carcere, le terre rare e un marchio poco promettente

Riappare l'ex della Hathaway: le ricchezze vantate e la realtà degli affari a Londra. E un logo che richiama Wolf of Wall Street Il ritorno di Follieri: dopo il carcere, le terre rare e un marchio poco promettente La pagina LinkedIn della Follieri Energy
Gianluca Paolucci
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Gianluca Paolucci

Ha lavorato per Reuters e La Stampa occupandosi di finanza, crac bancari, criminalità finanziaria e corruzione. Dal 2022 è caporedattore di Verità & Affari e scrive per La Verità e Panorama.

Il ritorno di Follieri

Va bene cercarsele, ma se si vuole essere presi sul serio è meglio non esagerare con le provocazioni. Lo stemma della Follieri Energy di Raffaello Follieri (una testa di leone in un cerchio) è paurosamente uguale al logo della Stratton Oakmont Inc. Per chi non fosse appassionato di cinema o di criminalità finanziaria (o di entrambe), Stratton Oakmont era il nome della compagnia di Jordan Belfort, autore di una serie di clamorose truffe finanziarie nonché colui che ha ispirato il film di Martin Scorsese Wolf of Wall Street

La star del cinema, la frode in Usa e il carcere

Il fatto è che Follieri, ex fidanzato di Anne Hathaway, dopo 15 anni è tornato a far parlare di sé. Nel 2008 l’allora rampante uomo d’affari venne arrestato in Usa per una truffa finanziaria. Millantando rapporti con il Vaticano, avrebbe raccolto oltre 50 milioni di dollari da una serie di facoltosi investitori. Promettendo investimenti immobiliari e spendendoli invece in appartamenti di lusso a New York e viaggi e regali per la celebre fidanzata. Quello stesso anno ha patteggiato 4 anni di reclusione per frode, riciclaggio e associazione per delinquere. Ha pagato 3,6 milioni di dollari alle vittime della sua frode. Il 24 maggio del 2012 è uscito dal carcere federale di Loretto, in Pennsylvania ed espulso dagli Stati Uniti.

L’interesse per la Roma

Da qualche giorno, Follieri è tornato a far parlare di sé. Racconta di essere interessato ad acquisire la As Roma, di aver incontrato il patron Friedkin (due volte) ma di non essere d’accordo sul prezzo. Lui avrebbe offerto 750 milioni,  la proprietà attuale avrebbe chiesto un miliardo. E certamente Friedkin sarà entusiasta di trovare i dettagli della trattativa spiattellati sui giornali. I famigerati soci sauditi dei quali aveva parlato qualche giornale non ci sono, assicura. Se la trattativa va avanti, farà tutto da solo.

“Controllo l’8% del mercato dei metalli rari”

Racconta anche, al Sole 24 Ore, di aver spostato i suoi interessi nel promettente mercato delle terre rare. I minerali del presente e ancor più del futuro. Quelli dai quali dipendono telefonini, microprocessori, batterie per l’auto elettrica. Al Sole 24 Ore, ha dichiarato di avere “sotto controllo l’8% del mercato globale” dei costosi materiali. Per la precisione, “circa 120 tonnellate di metalli rari per un valore di 270 miliardi di euro e circa 1000 chili di nichel wire per un valore di circa 45 miliardi“. Il totale fa 315 miliardi di euro. Lo diciamo nel caso a qualche lettore fosse sfuggito. 

Gli affari a Londra

Dopo la cacciata dagli States, Follieri è ripartito da Londra. Nella capitale inglese è tra gli amministratori della Cheleb Resources, fondata nel 2013. Con lui il padre Pasquale Follieri, Pasquale Casillo – l’ex Re del grano ed ex patron del Foggia di Zeman, scomparso nel 2020 -. E Giancarlo Pittelli, ex parlamentare di Forza Italia, coinvolto in varie inchieste di Ndrangheta. Nel marzo scorso ha avuto revocata la misura degli arresti domiciliari dopo tre anni. La Cheleb Resources non ha mai presentato un bilancio e nel 2018 viene messa in liquidazione dalle autorità britanniche.

Il leone di Follieri e il Lupo di Wall Street

A Londra dichiara di avere il proprio quartier generale anche la Follieri Energy, quella del leone nel simbolo. Ma nei registri inglesi non risulta. Follieri ha detto (sempre al Sole) di averla venduta nel gennaio del 2023, incassando 137 milioni di euro. Nel 2019, o forse nel 2020 e poi ancora nel 2022 (le fonti divergono), avrebbe invece venduto la sua quota nella Blue Lion Shipping, incassando questa volta 1,43 miliardi di euro. Secondo il Sole, a questa società fa capo “una flotta di 220 maxi-petroliere“. Secondo il magazine indiano The Explore, che pure parla in termini entusiastici dell’affare e anche di Follieri, le petroliere sono appena 25. E neppure tanto maxi ma della categoria Aframax, quella appunto che si usa nelle rotte inadatte alle superpetroliere. Il simbolo della Blue Lion è ancora una volta un leone, preoccupantemente simile a quello della Stratton Oakmont.

La promessa

Ancora, dalle pagine del quotidiano finanziario, Follieri spiega che non è in Italia per comprare stadi o squadre di calcio. Ma “per vendere terre rare“. Bene, è giusto che tutti abbiano una seconda possibilità. Però se volete essere presi sul serio, scegliete con cura il logo delle vostre imprese.

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