La Ue approva il nono pacchetto di sanzioni anti-russe - V&A
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MondoPrimo piano Ven 16 dicembre 2022

Non c'è otto senza nove. La Ue approva un altro pacchetto di sanzioni anti-russe (ma fa marcia indietro sui prodotti agricoli)

Il Consiglio dell'Unione europea ha adottato un altro pacchetto di sanzioni "volte ad aumentare la pressione sulla Russia e sul suo governo". Non c'è otto senza nove. La Ue approva un altro pacchetto di sanzioni anti-russe (ma fa marcia indietro sui prodotti agricoli)
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Il nono pacchetto di sanzioni

L’Europa non cambia copione. Il Consiglio Ue ha adottato oggi il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia, dopo l’invasione dell’Ucraina del 24 febbraio scorso. La media è ormai quasi di un pacchetto di sanzioni al mese.

“In risposta alla continua guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e alla gravità dell’attuale escalation contro i civili e le infrastrutture civili, il Consiglio Ue ha adottato oggi un nono pacchetto di nuove misure volte ad aumentare la pressione sulla Russia e sul suo governo”, si legge in una nota.

“Le sanzioni dell’Ue contro la Russia si stanno dimostrando efficaci”, giurano a Bruxelles. “Stanno danneggiando la capacità della Russia di fabbricare nuove armi e riparare quelle esistenti, oltre a ostacolare il suo trasporto di materiale”.

La censura alle emittenti tv russe

Continuando nella linea inaugurata nelle prime settimane di conflitto, quando Bruxelles censurò le testate Sputnik e Russia Today, l’ultimo pacchetto di sanzioni impedisce a quattro grandi emittenti russe di trasmettere in Europa, sia via satellite sia via web (sono comunque tutte raggiungibili attraverso una connessione vpn). Si tratta di NTV/NTV Mir, Rossiya 1, REN TV e Pervyi Kanal (Primo Canale).  

Stop alla vendita di componenti per droni ai Paesi amici di Mosca

Continua la nota del Consiglio Ue: “La decisione odierna impone nuovi controlli e restrizioni all’esportazione di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che possono contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia, ampliando significativamente l’elenco delle entità collegate al complesso militare e industriale russo con altre 168 entità oggetto di misure settoriali. In questo modo si garantirà che le sostanze chimiche chiave, gli agenti nervini, le attrezzature per la visione notturna e la radio-navigazione, l’elettronica e i componenti informatici che potrebbero essere utilizzati dalla macchina da guerra russa non possano essere commercializzati liberamente”.

“Inoltre”, continua la nota, “l’Ue estenderà il divieto di esportazione di beni e tecnologie legati all’aviazione e all’industria spaziale ai motori degli aerei e alle loro parti. Questo divieto si applicherà sia ai velivoli con equipaggio che a quelli senza equipaggio, il che significa che d’ora in poi sarà vietata l’esportazione diretta di motori per droni in Russia e in qualsiasi Paese terzo che potrebbe fornire droni alla Russia“. 

Marcia indietro per le sanzioni sui prodotti agricoli

Tuttavia gli europei fanno anche un passo indietro su alcune sanzioni introdotte nei mesi scorsi, che hanno reso difficile l’esportazione dalla Russia di prodotti agricoli. Con grave danno soprattutto per i Paesi meno sviluppati. “In considerazione della ferma volontà dell’Unione di evitare e combattere l’insicurezza alimentare nel mondo e al fine di evitare interruzioni nei canali di pagamento dei prodotti agricoli, è stato deciso di introdurre una nuova deroga che consenta di scongelare i beni di, e di mettere a disposizione fondi e risorse economiche a, determinate persone che ricoprono un ruolo significativo nel commercio internazionale di prodotti agricoli e alimentari, compresi grano e fertilizzanti, prima della loro quotazione”,

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