Eataly riparte da Termini. Via al piano di investimenti esteri
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alimentareApertura Lun 04 dicembre 2023

Eataly riparte da Termini. Via al piano di investimenti esteri

Dopo l'ingresso in scena di Investindustrial, Eataly riparte da Roma con il piano di investimenti. Nuove aperture in arrivo negli Usa Eataly riparte da Termini. Via al piano di investimenti esteri andrea cipolloni Eataly
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Entra nel vivo il piano di investimenti di Eataly. Dopo l’acquisizione da parte del Fondo  Investindustrial, l’azienda creata da Oscar Farinetti riparte dal cuore dell’Italia. Obiettivo: portare in giro per il mondo la qualità e l’eccellenza agroalimentare italiana. E arrivare così a crescere: attualmente, il gruppo punta a chiudere l’anno con un fatturato di 675 milioni di euro e 41 milioni di euro di ebitda. Un target a portata di mano secondo l’amministratore delegato, Andrea Cipolloni, che ha appena inaugurato un nuovo punto vendita di 700 metri quadri all’interno della stazione ferroviaria di Roma Termini. Nei prossimi due anni l’obiettivo è raggiungere il miliardo.

Eataly punta sugli Stati Uniti

“Il Natale per il gruppo agroalimentare è un momento molto importante dal punto di vista del business” ha precisato Cipolloni, che ha sottolineato come con Roma Temini gli store di Eataly raggiungano ormai quota 50. In prospettiva ci sono però molti investimenti all’estero. “Abbiamo intenzione di crescere ulteriormente in Nord America. Nei prossimi quattro anni vogliono aprire almeno altri 20 negozi “puntando a una espansione anche nel Middle East senza dimenticare l’Europa, a partire dalla Germania, dove sarà aperto tra pochi mesi un punto vendita presso la stazione ferroviaria di Dresda. Intanto a breve sarà aperto il terzo store a New York, a Soho”, come ha spiegato il manager.

Il rallentamento dell’economia non è un problema

Secondo Cipolloni, Eataly è un brand forte, capace di generare forti suggestioni nei consumatori. Inoltre si tratta di un marchio che è all’interno di una fascia medio alta, una nicchia di qualità meno sensibile al raffreddamento dell’economia. Detta in altri termini, la clientela di Eataly non smettera certo di acquistare del buon cibo perchè l’economia rallenta. Quindi difficilmente l’azienda dovrà fare i conti con un raffreddamento della domanda che pure sta di recente interessando il comparto alimentare. E questo è vero tanto in Italia quanto all’estero. Stati Uniti inclusi.

Tante nuove idee

Per quanto riguarda le iniziative in cantiere Cipolloni ha evidenziato che il gruppo è al lavoro sullo sviluppo della linea di prodotti a marchio Eataly. “Siamo partiti con panettone e pandoro realizzati con una nostra ricetta e sui quali è stato fatto un attentissimo lavoro di selezione delle materie prime”. Inoltre, come riferisce il manager “A breve lanceremo anche la pasta, il cioccolato e il caffè. Ma il focus principale resta  sugli store, sia con nuove aperture, come questa ultima di Roma e sulle ristrutturazione dei precedenti.

Alla Stazione Termini, Eataly punta a diventare tappa fissa per i turisti. Al primo piano lo store propone una caffetteria, un banco della pizza e un ristorante con oltre 100 posti a sedere e servizio al tavolo per un totale di oltre 200 posti a disposizione della clientela. Presente anche un’area mercato per acquistare una selezione di prodotti tipici italiani. All’interno della stazione, in collaborazione con Grandi Stazioni Retail, è stato aperto anche un temporary store all’entrata di Termini”. Quanto basta per ripartire, insomma. Forti anche di un nuovo socio che ha tutta l’intenzione di sostenere lo sviluppo dell’azienda. 

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