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Alitalia, più tempo ai dipendenti per la disoccupazione, mentre Ita-Lufthansa non decolla

Ma è stata rinviata a data da destinarsi il via libera all'operazione Ita Airways-Lufthansa. Possibile slittamento di 3 mesi. Alitalia, più tempo ai dipendenti per la disoccupazione, mentre Ita-Lufthansa non decolla Equipaggio Ita Airways
Redazione Verità&Affari
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Si allungano i tempi per la soluzione della vicenda Alitalia. I dipendenti dell’ex compagnia di bandiera ora in amministrazione straordinaria avranno tempo fino a domani per comunicare la loro eventuale ‘non opposizione’ al licenziamento, spostando così il termine dal 22 al 28 dicembre. Secondo l’accordo, l’amministrazione straordinaria avrebbe comunicato la collocazione in mobilità a tutti coloro i quali entro e non oltre il 22 dicembre dichiaravano la “non opposizione” alla collocazione in mobilità, uscendo così dalla cassa integrazione straordinaria per entrare nel regime di Naspi. Passaggio, questo, che prevede anche l’integrazione salariale del Fsta, il fondo straordinario del trasporto aereo.

Sono 2.668 i dipendenti in esubero

Le procedure di licenziamento collettivo per 2.668 lavoratori considerati in esubero della vecchia Alitalia sono scattate il primo dicembre scorso. Di questi lavoratori in cassa integrazione a zero ore, 469 unità sono nel settore ground, 111 nella manutenzione, 280 personale di staff, 293 piloti e 1.515 assistenti di volo. Complessivamente, Alitalia in amministrazione straordinaria conta 2.840 addetti. Ai 2.668 lavoratori sospesi in cig, infatti, vanno aggiunti 172 impiegati dall’amministrazione straordinaria per le esigenze connesse al completamento del programma, la cui data di ultimazione è fissata al 15 gennaio 2024.

L’iter prosegue per altri 90 giorni

Rinviata a data da destinarsi anche il via libera all’operazione Ita Airways-Lufthansa. “Ci hanno messo un altro stop. Ci hanno fatto capire che si va alla cosiddetta fase due, quindi serviranno altri mesi di approfondimenti”, ha detto nei giorni scorsi il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.

E così il tanto atteso ok alle nozze tra le due compagnie non arriverà a metà gennaio ma tre mesi per gli ulteriori approfondimenti, sconfinando così a primavera. Interpellata sulla vicenda la Commissione Ue si è trincerata dietro un canonico “no comment”, ricordando solo che la scadenza della prima fase dell’indagine resta il 15 gennaio.

Bruxelles ha ricevuto la notifica dell’accordo tra Ita e Lufthansa il 30 novembre scorso. Stando alle norme comunitarie sulle fusioni, Bruxelles ha in un primo momento 25 giorni lavorativi per analizzare l’operazione e arrivare al suo via libera. In caso di ulteriori chiarimenti o rimedi necessari per scongiurare turbamenti nel mercato interno, l’iter prevede ulteriori 90 giorni per l’esame. Ma possono essere anche concesse proroghe di 15 o 20 giorni lavorativi. Le due compagnie sono state chiamate a rispondere a una miriade di domande: dagli slot alle rotte allo staff ai prezzi dei biglietti.

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