Nuova grana per Ita, il valore scende dopo la data room: le offerte in gara
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CronacaPrimo piano Mer 06 luglio 2022

Nuova grana per Ita, il valore scende dopo la data room: le offerte in gara

È suonato di nuovo il gong (per la seconda volta) per le due cordate che si contendono l’acquisto della maggioranza di Ita Airways Nuova grana per Ita, il valore scende dopo la data room: le offerte in gara
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Le offerte per Ita Airways

È suonato di nuovo il gong (per la seconda volta) per le due cordate che si contendono l’acquisto della maggioranza di Ita Airways: Msc-Lufthansa e il fondo Usa Certares. Alle 17.59 di ieri si è chiusa la data room ed entro le 23.59 sono state inviate le due offerte vincolanti. Oltre alla valutazione economica, le aspiranti acquirenti hanno presentato anche il piano industriale e il piano economico. Il governo sembra avere fretta di scegliere chi rileverà quella che fu Alitalia. Secondo le indiscrezioni, infatti, Palazzo Chigi punta ad avere in mano nel giro di 24 ore la valutazione del Mef delle due offerte per poi prendere una decisione tra domani e l’8 luglio. Questo nonostante, secondo il Dpcm, ci sarebbero fino a due settimane di tempo dalla chiusura della data room per arrivare a definire la valutazione delle offerte e, di conseguenza, la cordata vincitrice.

Il valore di Ita è in calo

La fretta dell’esecutivo è dettata anche dal fatto che il valore di Ita cala sempre di più con il passare del tempo. Il dato che emerge, infatti, è che le offerte presentata da entrambe le cordate sono al ribasso rispetto a quelle inviate solo un mese e mezzo fa, il 23 maggio scorso. Msc e Lufthansa avrebbero ridotto la cifra offerta da un miliardo a circa 800 milioni di euro. Anche Certares avrebbe tagliato la sua valutazione in maniera importante, passando da una forbice tra 600 e 800 milioni di euro a una tra 500 e 600 milioni.
Un valore decisamente in picchiata se si pensa che le cifre, al momento della manifestazione d’interesse, erano ben diverse. Msc e Lufthansa avevano ipotizzato una valutazione addirittura tra 1,2 e 1,4 miliardi di euro. Cifre lontanissime e ormai non più raggiungibili, tra problemi del settore aereo e aumento dei costi del carburante.  Anche per questo pare improbabile che ci sia una terza riapertura della data room: lo Stato rischierebbe di veder diminuire ancora a cifra da incassare dalla cessione dell’ex compagnia di bandiera.

Questioni in sospeso

Non per questo però la decisione sarà semplice per il governo. Msc e Lufthansa, favoriti per la valutazione superiore della compagnia, avrebbero conservato la stessa struttura dell’offerta presentata a fine maggio. L’interesse sarebbe per l’80% della società, lasciando al Tesoro un quinto della compagnia. Una fetta che, però, nei piani di almeno una parte Mef sembrerebbe essere troppo risicata. Una corrente di pensiero all’interno del ministero, infatti, spingerebbe per tenere il controllo di almeno il 30% di Ita Airways. Visione che non piacerebbe molto a Msc e Lufhtansa, volenterosi di non avere un partner così ingombrante.
Sull’offerta di Certares, invece, peserebbe ovviamente la valutazione al ribasso della compagnia. Rispetto all’offerta di un mese e mezzo fa, inoltre, il fondo made in Usa vorrebbe ritardare la conversione in equity al 2023, in modo da coinvolgere nell’azionariato anche Air France.

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