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AperturaEuropa Lun 19 febbraio 2024

Commissione Ue, von der Leyen candidata della Cdu per il secondo mandato

La presidente ha ammorbidito i suoi toni nei confronti del Green Deal europeo e punta al sostegno di Meloni. Commissione Ue, von der Leyen candidata della Cdu per il secondo mandato
Redazione Verità&Affari
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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen è ufficialmente la candidata della Cdu tedesca a guidare l’esecutivo Ue per un secondo mandato. L’annuncio è arrivato dal leader della Cdu Friedrich Merz, aprendo la conferenza stampa al fianco della stessa von der Leyen, che dovrebbe formalizzarne la candidatura a marzo.

Non si tratta di un percorso scontato perché sarà il risultato delle urne a costituire la base della decisione. Nel 2019 von der Leyen ottenne in parlamento i voti di Ppe, Renew Europe (liberali), circa due terzi dei S&D (Pse) e decisivo fu il voto dei deputati 5 Stelle. Votarono contro di lei i Verdi, una buona parte dei deputati Ecr (anche i parlamentari di Fratelli d’Italia votarono contro) e di Id (Identità e democrazia di cui fa parte la Lega).

L’amicizia con Giorgia Meloni

Questa volta, però, ci sono segnali che indicano come la premier Giorgia Meloni in sede di Consiglio voterà a favore di von der Leyen. Un avvicinamento rimarcato dai tanti viaggi della presidente della Commissione Ue in Italia, ma anche da un netto ammorbidimento del Green Deal europeo soprattutto in seguito alle manifestazioni degli agricoltori italiani ed europei che hanno portato von der Leyen a rivedere alcune direttive in tema di fitofarmaci e di riposo dei terreni.

La Lega, invece, non perde occasione per attaccare le politiche perseguite dalla Commissione europea sotto la guida dell’ex ministra della difesa tedesca.

Più competitività e capacità di difesa

Von der Leyen ha indicato tra gli obiettivi del suo secondo mandato il miglioramento della competitività e l’aumento delle capacità di difesa della Ue in particolare per quanto concerne il lato dell’industria. Nei giorni scorsi aveva annunciato che con lei la Commissione prevederebbe un portafoglio esplicitamente dedicato proprio all’industria della difesa, tenuto attualmente dal francese Thierry Breton insieme a mercato interno e spazio. “Un commissario alla difesa avrebbe il compito principale di occuparsi dell’industria della difesa e di garantire che si investa di più e meglio nella produzione di armamenti”.

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