La Germania è in crisi. Il governo Scholz ha falsificato il bilancio
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AperturaPolitica Gio 23 novembre 2023

La Germania in crisi. Il governo Scholz ha falsificato il bilancio

Nei conti 2024 c'è un buco di sessanta miliardi scoperto dalla Corte Costituzionale. A rischio sussidi e contributi pubblici La Germania in crisi. Il governo Scholz ha falsificato il bilancio Olaf Scholz
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Vacilla il mito dell’austerità

La credibilità della Germania barcolla. Il governo dovrà rifare i conti  dopo essere stato accusato dalla Corte Costituzionale di manipolazione sul bilancio 2024. Una grande umiliazione per un esecutivo che, come i precedenti , pensa sempre di essere il primo della classe. Ora governo e parlame nto dovranno fare la maratona per sanare la situazione entro il 31 dicembre ed evitare l’esercizio provvisorio. Sarebbe un’altra sconfitta. La più inattesa che renderebbe ancora più bruciante l’umiliazione. La tradizionale severità tedesca per tenere in ordine i conti pubblici (contrapposto al disordine mediterraneo dell’Italia) è un falso mito costruito su un falso in bilancio.

Sentenza della Corte Costituzionale

La prima potenza economica europea conferma così di trovarsi in una situazione  di grave difficoltà. Il governo  vacilla dopo la sentenza “bomba” della Corte Costituzionale che ha imposto la contabilizzazione delle spese straordinarie legate alle emergenze (Covid prima energia adesso). Scholz e il ministro Lindner le avevano tenuto fuori dal bilancio visto il carattere di straordinarietà. I giudici li hanno bocciati  ordinanando di ricalcolare mettere tutto in bilancio.

Governo nello scompiglio

La decisione ha gettato nello scompiglio l’esecutivo del cancelliere Olaf Scholz. Nei conti della Germania,  infatti, c’è un buco di 60 miliardi che potrebbe compromettere la stabilità della prima economia europea fino al 2027 Senza contare i riflessi politici visto che molti interventi straordinari potrebbero essere tagliati. Primo fra tutto il sussidio al caro-bollette che di fatto ha alterato la concorrenza perché ha consentito alle industrie tedesche lo sconto sul prezzo dell’energia.

Bilancio congelato

Il congelamento del bilancio  è stato ordinato da Werner Gatzer, segretario di Stato del ministero delle Finanze tedesco, in una lettera indirizzata a 17 ministeri visionata dal Financial Times.  Gatzer ha anche affermato che tutti gli “impegni di stanziamento” per il resto del bilancio 2023 “devono essere bloccati, con effetto immediato”.La crescita dell’economia tedesca, già traballante, potrebbe ora essere ulteriormente rallentata l’anno prossimo visto che progetti e sussidi per la competitività dell’industria tedesca sono a rischio.

La maggioranza cerca una soluzione

I tre partiti della difficile coalizione del socialdemocratico (SPD) Scholz con i Verdi e i democratici liberali (FDP) stanno cercando  una soluzione per mantenere il maggior numero possibile di impegni di spesa e renderli conformi alla legge. Le loro opzioni includono la stesura di un bilancio supplementare per il 2023 e la sospensione del freno al debito, decisa in via eccezionale in tempi di pandemia. Il bilancio 2024 potrebbe però non essere concluso prima della fine dell’anno. Il Governo intanto ha già imposto il congelamento della maggior parte dei nuovi impegni di spesa e bloccato il Fondo di stabilizzazione economica da 200 miliardi di euro per quest’anno. Istituito originariamente durante la pandemia, è stato riproposto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia per proteggere i consumatori dai costi energetici più elevati e utilizzato per finanziare un tetto ai prezzi dell’elettricità e del gas

Sussidi a rischio

A rischio potrebbero esserci anche i sussidi per da dare a Intel e Tsmc per  i nuovi impianti destinati alla fabbricazione di chip.   Thyssenkrupp ha  annunciato  che restrizioni di bilancio potrebbero avere ripercussioni sul settore dell’idrogeno, un’industria nascente su cui Scholz ha riposto molta fiducia. La tensione politica è molto alta e la possibilità di una crisi di Governo si aggiunge alle difficoltà economiche tedesche. Paradossalmente, è la questione del debito che sta mettendo in crisi il sistema Paese.

 

 

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