Danilo Iervolino prende il largo con gli yacht di Ferretti- V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Personaggi/Apertura
AperturaPersonaggi Sab 24 giugno 2023

Danilo Iervolino, sempre meno interessato all'editoria, prende il largo con gli yacht di Ferretti

Danilo Iervolino, dopo la Salernitana e L'Espresso, prende il largo con gli yacht di Ferretti è investe una cinquantina di milioni di euro Danilo Iervolino, sempre meno interessato all'editoria, prende il largo con gli yacht di Ferretti
Mikol Belluzzi
di 
Mikol Belluzzi

Danilo Iervolino prende il largo con gli yacht di Ferretti

Dopo aver comprato una squadra di calcio (la Salernitana), essere diventato editore rilevando la maggioranza del gruppo Bfc media, Danilo Iervolino prende il largo. Letteralmente visto che da venerdì 22 giugno è ufficiale il suo ingresso come anchor investor in Ferretti Group, tra i maggiori produttori di yacht in Italia che il 27 giugno debutta a Piazza Affari. Insieme al finanziere ceco Karel Komarek, a capo del gruppo KKCG, Iervolino controllerà il 10% di Ferretti, diventandone azionista di riferimento. Tenendo conto che la capitalizzazione della società a Piazza Affari è stimata in un miliardo di euro, significa che il tandem Iervolino-Komarek ha sborsato circa 100 milioni di euro per diventare il secondo azionista alle spalle dei cinesi di Weichai.

Sempre meno interessato all’editoria

Un investimento importante per l’imprenditore di Palma Campania, che deve la sua fortuna alla cessione a fondo di private equity Cvc della sua creatura, l’Università telematica Pegaso, per un miliardo di euro. Con questo gruzzolo ha poi deciso di diventare presidente della sua squadra di calcio del cuore, la Salernitana, accarezzando l’idea di diventare editore con l’acquisto della maggioranza di Bfc Media, la società che edita in Italia il mensile Forbes. Un anno fa la svolta, con l’acquisto dal gruppo editoriale Gedi del settimanale l’Espresso, mossa che avrebbe dovuto garantirgli l’ingresso nella “stampa che conta”. Secondo i ben informati solo un primo passo verso la conquista di altri importanti traguardi. L’obiettivo di Iervolino, infatti, sarebbe stato il controllo del quotidiano Repubblica, per cui avrebbe offerto una cinquantina di milioni di euro, mire rimandate al mittente da John Elkann.

Arriva il sostegno dell’amico petroliere Ammaturo

Ora quella cifra è stata dirottata su Ferretti, mentre la vocazione di Iervolino per l’editoria pare già giunta al capolinea. Venerdì 22 giugno, in concomitanza con l’annuncio dell’ingresso in Ferretti, il cda di Bfc media ha deliberato di convocare l’assemblea degli azionisti per deliberare in merito alla revoca dalle negoziazioni delle azioni ordinarie del gruppo quotato sull’Egm di Borsa italiana. Delisting che sarà operativo dal 23 luglio. Attualmente Iervolino attraverso IDI S.r.l. controlla il 71,64% del capitale di Bfc media, JD Farrods il 17,81%, Denis Masetti lo 0,42%, Alga S.r.l. (controllata da Donato Ammaturo) il 3,6%, Minvest S.r.l. il 3,6%, mentre il mercato ha in mano il restante 2,94%.

Sarà Alga a rilevare la piccola quota ancora flottante, assumendo così un ruolo di primo piano in Bfc media. Nelle scorse settimane, infatti, Iervolino aveva venduto il 49% del capitale de L’Espresso proprio ad Alga, società che si occupa di eventi e congressi. A capo c’è Donato Ammaturo, leader del gruppo Ludoil, società attiva nel settore petrolifero con sede a Nola, in provincia di Napoli. Insomma, l’Espresso è ormai questione campana.

A Ludoil non mancano le risorse per tirare fuori il giornale dalle secche: nel 2021 il gruppo ha raggiunto l’obiettivo di oltre un miliardo di euro di fatturato, con una crescita del +165% rispetto al 2020. L’Espresso, invece, ha chiuso il 2022 con un fatturato di 5 milioni di euro e una perdita di 2,8 milioni, legata soprattutto al costo del personale. Ad Ammaturo piace estendersi in ambiti diversi dal petrolio: nel 2016, ha diversificato i suoi investimenti puntando sul rilancio del marchio di moda Frankie Morello Milano. Ora vira verso l’editoria. Togliendo un grosso peso aIervolino.

Condividi articolo