Ita, cambio in arrivo ai vertici. In arrivo Eberhart, vicino a Castellucci (Benetton)
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AperturaTrasporti Ven 30 giugno 2023

Ita, cambio in arrivo ai vertici. In arrivo Eberhart, il manager vicino a Castellucci (Benetton)

In pole come ad di Ita c'è Eberhart, il manager che trattava con l'acquisto dell'Alitalia con l'ex ad di Atlantia, Giovanni Castellucci. Ita, cambio in arrivo ai vertici. In arrivo Eberhart, il manager vicino a Castellucci (Benetton) FABIO LAZZERINI ITA AIRWAYS
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Cambio in vista alla cloche di comando di Ita

Il passaggio avverrà proprio mentre Bruxelles tuona contro i magistrati italiani che si sono pronunciati sul diritto di  77 lavoratori ricorrenti alla prosecuzione del rapporto di lavoro in Ita, riconoscendo la continuità operativa fra l’Alitalia e il vettore guidato da Fabio Lazzerini.

Probabilmente il rinnovo del consiglio si deciderà attorno al 20 luglio. La data non è ancora definitiva, ma è certo che muterà gli equilibri di un consiglio da cui è anche uscita Gabriella Alemanno, appena nominata nel board della Consob. In bilico la poltrona dell’amministratore delegato Fabio Lazzerini, mentre si prospetta l’arrivo di un manager tedesco. Con grande probabilità, Lufthansa indicherà Joerg Eberhart, ex numero uno di Air Dolomiti, nonché l’uomo che ha gestito l’intera trattativa con il Tesoro. E soprattutto il manager che, secondo quanto riferito da La Verità, trattava l’acquisto dell’Alitalia con l’ex ad di Atlantia, Giovanni Castellucci, uomo di fiducia deella famiglia Benetton. L’unica certezza al momento è che non si può tirare troppo per le lunghe visto che l’attuale consiglio sta operando in regime di prorogatio e con un componente in meno.

Tempi lunghi per concludere la vendita ai tedeschi

Il passaggio di consegne arriverà quindi prima del closing dell’operazione che segna il trasferimento del 41% di Ita dal Tesoro alla compagnia tedesca per 325 milioni. L’intesa, raggiunta a maggio, prevede infatti un aumento di capitale che impegnerà anche il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti per 250 milioni. L’accordo, che offre a Lufthansa la possibilità di salire fino al 100% entro il 2025, ha ottenuto il via libera della Corte dei Conti, ma attende ancora l’ok delle autorità comunitarie.

Ed è proprio questo uno dei punti dolenti. La sentenza che ha “reintegrato” i 77 ex dipendenti Alitalia obbligando Ita ad assumerli stabilisce che esiste una continuità operativa fra le due compagnie aeree. Questa visione è “pienamente confermata dalla struttura del contratto sulla base del quale è avvenuta la vendita degli asset di Alitalia ad Ita” come afferma Antonio Amoroso della Cub Trasporti.

D’altra parte in una lettera inviata a Margrethe Vestager della Dg Competition e al Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nonchè al commissario per l’economia, Paolo Gentiloni, la Cub Trasporti ha evidenziato che il passaggio degli slot da Alitalia a Ita è avvenuto in contrasto con la normativa europea che prevede che le bande orarie possano trasferirsi se e solo se a passare siano rami d’azienda, comprensivi dei lavoratori.

“In merito alla mancata cessione del Ramo Aviation, a prescindere dai procedimenti in corso davanti ai Tribunali italiani con circa 1.300 cause di lavoro, tengo a sottolineare che la cessione degli Slot da Alitalia ad Ita Airways (soprattutto quelli di Milano Linate, che detengono un rilevante valore economico) avviene, seppur espressamente vietata dalla normativa europea (reg. 95/93 e ss.) da oltre trent’anni, attraverso una semplice “Slot sale” tra Alitalia in AS e Ita Airways.”, si legge nella missiva silata dalla Cub. Come se non bastasse, secondo indiscrezioni di stampa, si sarebbero fatte avanti anche Easyjet e WizzAir per rivendicare il possesso di molte bande orarie passate ad Ita.

Bruxelles mette in riga i magistrati italiani

Nella conferenza stampa immediatamente successiva alla sentenza del tribunale di Roma, la portavoce della DG Competition della UE, Arianna Podestà, ha immediatamente messo i puntini sulle i. In particolare, ha precisato che la discontinuità economica fra l’ex Alitalia e Ita è “giuridicamente valida, resta e viene applicata”, nonché “…è la decisione che le autorità nazionali devono seguire”. Frasi che sono apparse come un monito per la magistratura italiana che invece, con la sentenza del Tribunale di Roma, secondo il parere della Podestà, si sarebbe mossa in maniera esattamente inversa.

“Forse la Sig.ra Podestà non si è accorta che sono diverse le sentenze dei Tribunali italiani, che pur respingendo i ricorsi dei lavoratori AZ, hanno fatto proprie le tesi degli avvocati difensori dei lavoratori e respinte le evanescenti argomentazioni degli avvocati datoriali sulla differenza tra discontinuità economica (…è pure confermata dalla visura camerale delle due società!) e la continuità operativa e gestionale nel passaggio delle attività da un’azienda all’altra” ha ripreso Amoroso.

Intanto il sindacato va avanti sui licenziamenti illegittimi

Il prossimo 12 luglio, la Cub Trasporti, ha organizzato un’assemblea con gli avvocati per raccogliere ulteriori  mandati per avviare la causa contro Ita da parte di altri colleghi che si andranno ad aggiungere ad una schiera di ricorrenti già molto nutrita. E che non è detto noin finisca per lievitare ulteriormente nelle prossime settimane.

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