Mes, Camera respinge la ratifica del trattato
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Apertura/Governo
AperturaGoverno Gio 21 dicembre 2023

Mes, la Camera ha respinto la ratifica del trattato

La Lega esulta. Per il vicepremier Salvini, "Sul Mes la Lega non ha mai cambiato idea in vent'anni, è uno strumento inutile se non dannoso" Mes, la Camera ha respinto la ratifica del trattato
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Con 72 voti a favore, 184 contrari e 44 astenuti, l’Aula della Camera respinge il trattato di ratifica del Mes. Bocciando il primo articolo del testo il provvedimento, infatti, si intende respinto. Il dato politico da segnalare è che la maggioranza si divide: FdI e Lega hanno votato contro (insieme al Movimento Cinquestelle), mentre Forza Italia si è astenuta, così come Noi Moderati.

La maggioranza “si è spaccata”, “non c’è più”, commentano a caldo il capgruppo di Iv in commissione Bilancio, Luigi Marattin, e il dem Piero De Luca, capogruppo in commissione affari Ue, al termine del voto della Bilancio sul parere contrario alla ratifica della modifica del Mes. L’opposizione pure visto che il M5Stelle ha votato contro e il Pd a favore. 

La Lega esulta

Senza dubbio, il più soddisfatto della ritrovata compattezza tra Fratelli d’Italia e Lega sul Mes, oltre che della bocciatura, è Matteo Salvini che dichiara: “Sul Mes la Lega non ha mai cambiato idea in vent’anni, è uno strumento inutile se non dannoso che porterebbe un lavoratore italiano a dover mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Non penso sia utile e siccome il Parlamento è sovrano, il Parlamento vota in base all’interesse nazionale italiano: i tedeschi fanno gli interessi tedeschi, noi quelli degli italiani. La posizione della Lega è sempre stata e continua a essere chiara”.

Per il vicepremier “Il no al Mes non è solo una vittoria per la Lega ma per l’Italia e gli italiani. Dire sì avrebbe voluto significare che un pensionato, un precario, un disoccupato, un operaio avrebbe dovuto mettere dei soldi per salvare una banca tedesca. Conveniva ai tedeschi, non agli italiani. Sono contento che anche in questo caso la Lega abbia dimostrato coerenza e competenza, visto che da più di 10 anni sosteniamo questa tesi. Il Parlamento che è sovrano oggi ha detto definitivamente no a quello che era una fregatura per l’Italia”. 

“Un giorno importante per la Repubblica. Dopo tante parole a vuoto, finalmente il Parlamento si è espresso e ha detto No alla ratifica di un trattato pericoloso per la sicurezza del nostro Paese. È il coronamento di dodici anni di contrarietà della Lega per questo strumento che vide il voto contrario anche nel 2012 nella sua prima versione che ci costò 50 miliardi pagati da Monti con Imu e Fornero. Anche oggi la nostra coerenza ha portato alla difesa della democrazia, dell’economia e dei risparmi degli italiani” ha spiegato in una nota il senatore della Lega Claudio Borghi Aquilini, capogruppo in commissione Bilancio a Palazzo Madama.

L’Italia tiene l’Europa con il fiato sospeso

Allo stato, dunque, Italia è l’unico paese dell’Eurozona a non aver concluso il procedimento di ratifica interno, come invece hanno fatto tutti gli altri paesi, bloccando l’entrata in vigore di una riforma importante, che avrebbe introdotto tra le varie cose un meccanismo di aiuti in caso di diffuse crisi bancarie. La riforma – approvata da tempo, anche dall’Italia – doveva solo essere ratificata dai parlamenti dei paesi entro il 31 dicembre di quest’anno. Mossa che di certo non piacerà affatto dalle parti di Bruxelles, in pressing da mesi su Roma per la ratifica.

(Teleborsa) 
(Foto: © Michael Novelo / 123RF)

Condividi articolo