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AperturaTlc Ven 03 novembre 2023

Tim, oggi e domenica doppio cda per decidere le sorti della rete

Al centro dell'attenzione anche l'offerta formulata dal fondo Merlyn, dietro a cui alcuni vedono lo zampino di Vivendi. Tim, oggi e domenica doppio cda per decidere le sorti della rete PIETRO LABRIOLA TIM
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Tim ha corso ieri in Borsa (+2%), alla vigilia del doppio cda, oggi e domenica, che dovrebbe chiudere la partita della rete.  Portare a casa un risultato concreto sarà molto difficile se non impossibile visto che il principale azionista, Vivendi che ha il 23,7% dell’ex-monopolista, non ha certo intenzione di piegarsi ai voleri del governo.

Come già detto secondo il gruppo francese l’offerta di Kkr e del governo italiano pari a circa 21 miliardi di euro è troppo bassa (ne vogliono 30) e quindi minaccia impugnative di delibere e azioni di responsabilità. In tre lettere inviate al cda i francesi chiedono di valutare il piano Merlyn con gli advisor e di convocare un’assemblea per metterlo ai voti. Vorrebbero inoltre che sull’offerta di Kkr si esprimesse il comitato parti correlate. Secondo gli analisti appare probabile che venga convocata un’assemblea ordinaria consultiva, cosa che  i vertici di Tim non vorrebbero e proprio per questo hanno raccolto pareri legali che escluderebbero il  passaggio.

Il ruolo del fondo Merlyn

Anche Stefano Siragusa, ex manager di Tim ( era a capo proprio della rete) che il fondo Merlyn candida a prendere il posto dell’ad Pietro Labriola in un’intervista al Sole 24 Ore  dopo aver negato che dietro all’offerta, che prevede il mantenimento della rete ma la vendita di asset tra cui il Brasile, ci sia Vivendi, ha chiesto la convocazione di una assemblea. “La scelta – ha detto Siragusa – tocca al mercato”.

Il piano Merlyn comunque lascia perplessi gli analisti

Il fondo infatti si propone di raccogliere 16 miliardi per abbattere il debito monstre di Tim previsto in aumento a 26 miliardi. Nove sarebbero raccolti vendendo la parte consumer e sette alienando il Brasile. Ma c’è sempre il tema dei 40 mila dipendenti del gruppo che è, ovviamente, tra i maggiori problemi insiti nella trattativa per la rete.

Intanto l’8 novembre, ossia proprio il giorno della scadenza dell’offerta di kkr,  che vede la possibilità di protrarre i termini fino al 20, verranno resi noti anche i risultati del terzo trimestre. Secondo le stime raccolte il  trimestre dovrebbe chiudersi con i ricavi in rialzo dell’1,4% a 4,017 miliardi di euro, con il mercato domestico in leggera flessione dello 0,2% e Tim Brasil in aumento 5,8%. Nel trimestre in esame l’Ebitda organico è atteso a quota 1,639 miliardi di euro (+3,5%): crescita dell’1% del domestico e rialzo dell’8,9% di Tim Brasil. Atteso ancora in crescita il debito che dovrebbe attestarsi a quota 26,4 miliardi rispetto ai 25,5 dell’analogo periodo nel 2022.

Le prospettive di consolidamento del mercato italiano delle tlc

Bene invece Fastweb che ha visto nel terzo trimestre i ricavi per 1,9 miliardi in aumento del 6% e crescita del 2% dell’ebitda che si attesa a 640 milioni. Inoltre notizia della vendita da parte di Vodafone dei suoi asset in Spagna ha portato nuova attenzione  sulla possibilità di consolidamento del mercato tlc mobile in Italia che ha cinque operatori mobili, un unicum in Europa.

Secondo indiscrezioni  Vodafone potrebbe ancora decidere di cedere le attività italiane a Iliad  ma potrebbe anche puntare all’acquisizione di Fastweb che andrebbe a rafforzare l’asset fisso anche se appare difficile che Swisscom, operatore di tlc in salute, possa cedere l’attività in Italia.

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