Per ricaricare la nuova Hummer elettrica servono 4 giorni- V&A
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Auto Mer 18 gennaio 2023

Il tempo di ricarica della nuova Hummer elettrica? Quattro giorni

Il video di un automobilista americano è diventato subito virale. La Gm avverte: quel tempo serve se ci si attacca alla rete domestica Il tempo di ricarica della nuova Hummer elettrica? Quattro giorni COLONNINE PER LA RICARICA DELLE AUTO ELETTRICHE, Colonnine per la ricarica di auto elettriche
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Hummer elettrica vietato restare a secco

Restare a secco di batteria con la nuova Hummer elettrica può costare una sosta di quattro giorni. La notizia rilanciata sui social da un automobilista americano è immediatamente diventata virale. Nel video si vede l’uomo collegare la vettura alla presa di casa, con il cavo convertitore in dotazione a 120 volt: il livello di batteria segna il 4%, e il tempo per arrivare al 100% è infinito. “In questo momento sono circa le 18 di martedì – spiega l’uomo – e viene detto che la carica sarà completa entro sabato alle 22:55 che sono più di quattro giorni di ricarica”. Il protagonista del fatto ha spiegato di non essersi accorto, prima dell’acquisto, di quanto tempo ci volesse per caricare la vettura.

In realtà il tempo di ricarica risulta spropositato se ci si attacca alla rete domestica. Se invece si dispone di una wall-box con potenza da 240 volt servono 24 ore per una ricarica completa (che comunque non è poco ed il kit costa 2mila euro). Quel che è certo è che non siamo di fronte alla soluzione migliore per un uso medio dell’auto. Non a caso la General Motors fa presente che questo bestione dal costo di 80 mila euro è meglio che si rifornisca nelle stazioni pubbliche fino a 350 kW. E in quel caso ci si impiegano 10 minuti per inserire almeno una quantità di energia sufficiente per fare 160 chilometri. E’ vero che stiamo parlando di un mezzo con una stazza importante e da 830 Cv, ma la questione della reale autonomia delle vetture elettriche resta un tema delicato. Non sempre infatti le certificazioni delle case automobilistiche tengono conto dei tracciati che si compiono. E basta una salita o un percorso accidentato per far calare drasticamente i livelli della batteria. E in Italia (ma non solo) la rete di  centraline di ricarica risulta ancora  totalmente insufficiente.

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