L'auto elettrica non va, altra cassa integrazione a Mirafiori
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

AutoIn evidenza Mar 16 gennaio 2024

L'auto elettrica non va, altra cassa integrazione a Mirafiori

Stellantis annuncia tre settimane di ammortizzatori. Pesa anche la crisi di Maserati. Volkswagen a dicembre supera Fiat ma il gruppo punta su incentivi e nuovi modelli L'auto elettrica non va, altra cassa integrazione a Mirafiori
Maurizio Cattaneo
di 
Maurizio Cattaneo

Carlos Tavares ha promesso al governo che Stellantis tornerà a produrre in Italia un milione di auto all’anno (ora sono meno della metà). Per ora però invece di crescere, i numeri sono in diminuzione. E l’ultima notizia è a dir poco allarmante. Sono state annunciate altre tre settimane di cassa integrazione  per 2.260 addetti alla Carrozzeria dell’impianto Stellantis di Mirafiori. La comunicazione da parte dell’azienda ai delegati sindacali è per giunta arrivata, al termine di un mese di “vacanza forzata”, spesa tra un’altra cassa integrazione e ferie obbligatorie. Le tre settimane  termineranno il 3 marzo e interessano i lavoratori che producono la Fiat 500 elettrica e i modelli Maserati. A diffondere la notizia sono stati i sindacati Fiom-Cgil, Fismic e Uilm-Uil, spiegando che la motivazione addotta da Stellantis è “riconducibile alla necessità di adeguare i flussi produttivi delle vetture assemblate al transitorio andamento della domanda di mercato”. In parole povere l’auto elettrica tira molto meno rispetto alle previsioni dell’azienda.

La preoccupazione dei sindacati

“Il 2024 non poteva iniziare peggio di così. Dopo lo stop per un intero mese a scavallo dell’anno, ecco che arriva la nuova comunicazione di cassa integrazione – ha commentato Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino. – Sono numeri inquietanti, tanto più alla luce dello sbarco nel mercato statunitense della 500 elettrica”. “E’ necessario dare ossigeno a Mirafiori con nuove produzioni – aggiunge Lazzi – che annuncia la richiesta da parte di tutti i sindacati di un incontro chiarificatore all’azienda”. “Bisogna che finiscano questi lunghi periodi di cassa – spiega Luigi Paone, segretario generale della Uilm-Uil di Torino, – magari attraverso la formula del distacco in altri stabilimenti del gruppo Stellantis”. E’ il  17° anno consecutivo, sottolineano i rappresentanti sindacali,  in cui vengono utilizzati gli ammortizzatori sociali nel reparto Carrozzeria.

Il sorpasso di Volkswagen

L’anno appena trascorso non si è chiuso bene per il gruppo Stellantis, almeno per quanto riguarda il brand italiano più diffuso. Non era mai successo infatti che la Fiat perdesse il  primato di vendite nel nostro Paese. A dicembre sono state immatricolate in Italia 10.523 vetture del marchio torinese contro le 10.752 della rivale storica Volkswagen. In realtà Fiat resta in testa per l’intero 2023, con 174.580 vendite contro le 122.794 del marchio tedesco. Ma il segnale non è di quella da sottovalutare. Ora Torino spera negli incentivi di Stato per rilanciare la produzione da tempo in calo ma anche nel caso di Fiat il calo è dovuto alla scelta dell’elettrico rispetto ai modelli endotermici (Volkswagen propone sul mercato il doppio dei modelli diesel e benzina rispetto a Fiat).

La frenata anche di Maserati

Voragine anche per Maserati che ha visto diminuire le vendite di quasi il 50%. Il marchio, il cui rilancio era stato fortemente voluto da Marchionne, dopo la scomparsa del supermanager si è interrotto. Il  triste finale dello stabilimento di Grugliasco e lo spostamento della produzione potrebbe essere lo spartiacque tra riscossa o epilogo.

Nuovi modelli, nuovi manager

Stellantis comunque non cambia i piani. E punta sui nuovi modelli in uscita del 2024 per invertire la rotta. Grande aspettative ci  sono sulla nuova Lancia Ypsilon. Il brand guidato da Luca Napolitano ha archiviato un ottimo 2023 (+ 16%) ed ora, con il lancio del nuovo modello di punta, spera in una crescita a due cifre. Grandi aspettative anche su Alfa Romeo. Per quanto riguarda Fiat, come detto, c’è forte attesa per il varo dei nuovi incentivi. Resta il problema in Europa dell’andamento lento delle vendite dell’elettrico. Anche per questo Tavares punta molto sul mercato americano. E’ da leggere in questo senso la nomina di Carlos Zarlenga, che dal primo febbraio sostituirà Mark Stewart per “rinforzare e migliorare le prestazioni di Stellantis in Nord America, liberando il potenziale del portafoglio dei marchi iconici americani in stretta collaborazione con i loro ceo”.  Carlos Zarlenga è un leader esperto, con oltre un decennio di esperienza nel settore automobilistico in Emea, Asia Pacifico e America Latina, insieme a un solido background finanziario. Da quando è entrato in Stellantis nel 2022 come presidente di Stellantis Messico, ha ottenuto anno dopo anno un miglioramento delle prestazioni di vendita e della quota di mercato raggiungendo il miglior livello di profitto mai registrato in Messico. E Tavares si aspetta che faccia lo stesso nel grande mercato a Stelle e Strisce.

 

 

 

 

 

Condividi articolo