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AutoPrimo piano Lun 03 luglio 2023

Meloni avverte l'Ue: "L'Italia non rinuncia ai biocarburanti"

La premier all'assemblea di Assolombarda parla del futuro dell'auto: "Sì all'ambiente, no a un ambientalismo che uccide l'industria". Meloni avverte l'Ue: "L'Italia non rinuncia ai biocarburanti"
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Meloni avverte l’Ue: “L’Italia non rinuncia ai biocarburanti”

Meloni rilancia l’attacco all’ambientalismo ideologico di Bruxelles. Un capitolo importante del discorso del premier all’assemblea generale di Assolombarda ha riguardato proprio la sostenibilità europea che “deve camminare di pari passo alla sostenibilità sociale ed economica. E quindi non può finire per smantellare la nostra economia”. Nel mirino del presidente del Consiglio ci sono  la legge per il Ripristino della natura, il regolamento del  comparto auto con il divieto di vendita, dal 2035, delle vetture diesel e benzina ela decarbonizzazione. Su tutti i fronti il governo italiano si è fatto capofila del gruppo (sempre più nutrito) di Paesi che contestano l’operato della “Commissione Ursula”.

L’utopia del ritorno al passato

Una opposizione quella italiana che, per quanto riguarda la legge sul Ripristino della natura, ha portato alla bocciatura del testo degli ecologisti  da parte della stessa commissione Ambiente. Ora tutto è demandato al voto finale del Parlamento europeo ma la normativa, che secondo Coldiretti sarebbe costata all’Italia danni per 500 miliardi di euro, sembra davvero destinata a finire nel dimeticatoio.

Un futuro non solo elettrico

Diversa la questione dell’auto. In questo caso la “minoranza di blocco” che chiedeva un ripensamento sul 2035 ha registrato una vittoria parziale. Dopo un lungo braccio di ferro, Bruxelles ha infatti accettato di inserire tra le tecnologie consentite anche gli E-Fuel, ma non i biocarburanti come richiesto dall’Italia.  “La transizione ecologica è indispensabile, ma va fatta con criterio – ha detto in proposito la premier di fronte agli imprenditori lombardi. – In quanto al regolamento sui veicoli leggeri c’è ancora da lavorare sul riconoscimento dei biocarburanti, ma intanto siamo riusciti a imporre il principio della naturalità tecnologica, ponendoci in testa al fronte del no che oggi raggruppa otto Paesi europei”.

Meloni è quindi stata ancora più esplicita sul ruolo dell’Unione europea in tema di automotive: “Se da una parte è giusto che l’Europa definisca gli obiettivi della transizione ecologica, dall’altra la tecnologia con cui ogni nazione sceglie di raggiungere gli obiettivi deve essere lasciata alla definizione degli Stati nazionali per salvaguardare l’economia e non consegnarci a nuove pericolose dipendenze”. Insomma la partita con Bruxelles resta  aperta con l’Italia che guarda alle elezioni del prossimo anno  e ad una stagione legata ad una “maggioranza green” che mostra più di una crepa.

 

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