Pininfarina festeggia i 95 anni con un'auto da 4,4 milioni di euro
La B95 elettrica, prodotta in soli 10 esemplari, è ora l'auto più costosa al mondo. Scalzate vetture del calibro di Bugatti, Ferrari e Aston Martin. Anche al Top "la spina" è più cara
Pininfarina festeggia con una supercar
Un’auto da 4,4 milioni di euro, realizzata in soli 10 esemplari, per una clientela che definire selezionata appare superfluo. E’ quanto ha programmato Pininfarina per festeggiare i 95 anni dalla sua fondazione. E proprio la sigla B95 contraddistingue questo bolide elettrico, appena presentato negli Sati Uniti a Monterey, nato sul disegno della già costosa Barchetta ma a “cielo aperto” cioè senza alcun tettuccio. Chi può dunque spendere 4 milioni per togliersi lo sfizio si troverà in garage un’auto dotata di quattro motori individuali (uno per ogni ruota) che può accelerare da 0 a 96 all’ora in meno di 2 secondi, e raggiunge una velocità massima di 300 chilometri orari. Per ottenere queste prestazioni la Barchetta95 monta una batteria da 120 kWh agli ioni di litio raffreddata a liquido che permette di toccare i 1.400 kW di potenza massima (1.900 CV). La potenza di ricarica massima invece è di 270 kW e ciò significa che si può fare “un pieno” dal 20% all’80% in 25 minuti. E’ chiaro però che servono colonnine adatte: con la spina di casa, vista la portata della batteria, i tempi sono biblici.
La Classifica delle auto da Re Mida
La Barchetta95 batte in un sol colpo tutti i record delle auto più costose del mondo. Alle sue spalle, ma ben lontana, si colloca la Lykan Hypersport (2,5 milioni di euro). Mentre completa il podio la Bugatti Chiron con un prezzo che parte dai 2,4 milioni. A seguire c’è poi la Ferrari Fxx K (2,2 milioni), la Koenissegg Regera (2,1 milioni), la Bugatti Veytron (2 milioni). E ancora, la Aston Martin Vulcan (sempre 2 milioni di euro).
Elettrico roba da ricchi
Non è un caso che la vettura più cara in assoluto al mondo sia elettrica. Anche tornando tra i comuni mortali, ovvero nel mercato dai prezzi per tutte le tasche (o quasi) la situazione non cambia. Lo dimostrano gli ultimi dati relativi alle vendite di vetture in Europa dove l’elettrico si fa strada e affianca il diesel nelle sole ricche nazioni del Nord. Viceversa il diesel resta di gran lunga la motorizzazione più richiesta (dopo la benzina) in Austria, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lituania, Lettonia, Polonia, Slovacchia, Slovenia e Spagna e Italia. Una ulteriore conferma che la transizione a tappe forzate verso l’elettrico imposta dall’Unione europea, rischia di ghettizzare milioni di famiglie.