Il ricordo del figlio di Leonardo Del Vecchio: «Queste le sue ultime parole»
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Cronaca Gio 30 giugno 2022

Il ricordo del figlio di Leonardo Del Vecchio ai funerali: «Queste le sue ultime parole»

Claudio riserva il ricordo più fresco e commovente: l'ultimo incontro qualche giorno fa in ospedale con il padre Leonardo Del Vecchio. Il ricordo del figlio di Leonardo Del Vecchio ai funerali: «Queste le sue ultime parole»
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Il ricordo di Claudio del padre Leonardo Del Vecchio

Occhiali scuri calati sul viso. Visibilmente commosso. Claudio Del Vecchio, figlio di Leonardo, 65 anni, avuto dalla prima moglie Luciana Nervi, si avvicina al microfono al termine del funerale. «Lui sarebbe stato molto contento di essere qui con voi e dare la mano a tutti. E io so che voi l’avete sentita la sua mano oggi. Lui è qui e vi ringrazia», esordisce. Trattiene a stento l’emozione e allora rivolge lo sguardo a quel discorso, che si è preparato scritto, «perché altrimenti non ce l’avrei fatta a terminarlo». Claudio parla ai dipendenti. Lui che per anni era stato indicato come il delfino del fondatore di Luxottica. Che aveva poi cercato la sua strada rilevando il marchio di abbigliamento Brooks Brothers, finito male per colpa della pandemia.

«Il sogno di nostro padre non si sarebbe potuto realizzare senza la vostra fiducia, dedizione e collaborazione – continua -. Sto parlando specialmente ai suoi operai. Lui sapeva quanto eravate bravi, anche di più di quel che pensate voi. Vi ha spinto tanto. Tirato tanto. Incoraggiato, supportato. E voi l’avete ripagato con i vostri sforzi, con la vostra passione, con il vostro attaccamento. È questo che ha dato a lui il coraggio di correre e di sognare. Lui non ha mai avuto paura, ha preso dei rischi che altri imprenditori non avrebbero mai voluto prendere. Perché lui sapeva che a coprirgli le spalle c’eravate voi. Lui sapeva che avevate la stessa passione e lo stesso desiderio di vincere».

Un aneddoto su Luxottica

Claudio racconta anche un aneddoto aziendale, degli esordi di Luxottica: «Nei primi anni un giorno mio padre è entrato nel reparto di stamperia, dove c’era il Gino. Non mi ricordo perché, ma mio padre, non era la prima e non sarebbe stata l’ultima volta, si era un po’ incazzato per qualche cosa. Le sue vene si gonfiavano, il Gino taceva. Beh, un signore che stampava si alza, va da mio padre e dice: ‘Signore Del Vecchio, siamo tutti molto contenti, perché era da un po’ di tempo che non faceva così, ed eravamo un po’ preoccupati che qualcosa non andasse bene’. Allora lui ha fatto un bell’abbraccio al Gino. Queste sono cose che succedono solo in una famiglia molto affiatata».

Le ultime parole di Del Vecchio

Dopo avere ricordato di avere “guadagnato il mio primo stipendio, una lira, confezionando le scatole dove mettere gli occhiali da spedire”, Claudio regala il ricordo più fresco e commovente: l’ultimo incontro qualche giorno fa in ospedale a Milano con il padre. «Durante la mia ultima visita in ospedale – sospira – lui era molto nervoso. Ma quando stavo per andare mi ha chiesto dove andavo. Gli ho detto che andavo ad Agordo, per vedere la fabbrica. Non l’ha mai chiamata lo stabilimento, l’ha sempre chiamata la sua fabbrica. A causa del Covid non l’avevo vista da tempo. Nel sentire questo il suo viso si è illuminato. E con un sorriso bellissimo mi ha detto: ‘La fabbrica è così bella adesso…’».

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