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AperturaEconomia Sab 10 febbraio 2024

Patto di stabilità Ue, c'è l'accordo per la riforma

Intesa tra Consiglio e Parlamento europeo dopo sedici ore di trattative. Riduzione del debito in modo "realistico e sostenibile" Patto di stabilità Ue, c'è l'accordo per la riforma
Redazione Verità&Affari
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Accordo nella notte sul nuovo Patto di Stabilità Ue. I negoziatori del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto dopo sedici ore di trattative (nell’ultima giornata) un accordo politico sulla proposta di riforma del quadro di governance economica dell’Ue. L’obiettivo principale del nuovo Patto di stabilità e crescita – spiega il Consiglio – è garantire finanze pubbliche sane e sostenibili, promuovendo al contempo una crescita sostenibile e inclusiva in tutti gli Stati membri attraverso riforme e investimenti.

Protezione degli investimenti

Il Consiglio e il Parlamento hanno convenuto di mantenere l’obiettivo generale della riforma di ridurre i rapporti di indebitamento e i deficit in modo graduale, realistico, sostenibile e favorevole alla crescita, proteggendo al contempo le riforme e gli investimenti in settori strategici come il digitale, il verde, il sociale o la difesa.

Allo stesso tempo, il nuovo quadro fornirà uno spazio adeguato per le politiche anticicliche e affronterà gli squilibri macroeconomici. L’accordo mantiene inoltre l’obbligo per gli Stati membri di presentare piani strutturali fiscali nazionali a medio termine. La Commissione presenterà una “traiettoria di riferimento” (la cosiddetta “traiettoria tecnica”) agli Stati membri in cui il debito pubblico supera il 60% del Pil o in cui il deficit pubblico supera il 3% del Pil.

La “traiettoria di riferimento”

L’accordo prevede in anticipo un dialogo preliminare facoltativo e fattuale tra gli Stati membri e la Commissione. La traiettoria di riferimento indica come gli Stati membri possono garantire che entro la fine di un periodo di aggiustamento fiscale di quattro anni il debito pubblico sia su una traiettoria plausibilmente al ribasso o rimanga a livelli prudenti nel medio termine.

L’accordo contiene due garanzie che la traiettoria di riferimento deve rispettare, la salvaguardia della sostenibilità del debito, per garantire una diminuzione dei livelli del debito e la salvaguardia della resilienza del deficit, per fornire un margine di sicurezza al di sotto del valore di riferimento del disavanzo del trattato del 3% del Pil, al fine di creare spazio di bilancio.

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