La decisione della Bce: rialzo dei tassi e fine del quantitative easing
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Economia Gio 09 giugno 2022

La Bce ha deciso: finisce l’era del quantitative easing, rialzo dei tassi da luglio

Fine del quantitative easing e rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea. La Bce ha deciso: finisce l’era del quantitative easing, rialzo dei tassi da luglio
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

La decisione della Banca centrale europea

Fine del quantitative easing e rialzo dei tassi di 25 punti base a luglio. Il Consiglio direttivo della Banca centrale europea, come previsto, ha deciso per la stretta. Una scelta che ha subito fatto cambiare il morale delle Borse, che hanno girato in rosso, e dello Spread, salito a 207 punti.

Le nuove stime arrivate da Francoforte parlano, inoltre, di un’inflazione al 6,8% nel 2022, al 3,5% nel 2023 e 2,1% nel 2024. Mentre il Pil dell’Eurozona chiuderà, quest’anno al +2,8%, in ribasso.

Indicatori che hanno convinto il gruppo guidato da Christine Lagarde, che bisognasse fare qualcosa. È dal 2011 che i tassi di interesse non venivano toccati dalla Bce. L’incremento sarà, comunque, graduale, assicurano da Francoforte. Ma oltre ai 25 punti base di luglio, non è escluso l’aumento di 50 punti a settembre. 

Fine del quantitative easing. La Banca centrale “di porre fine agli acquisti netti di titoli attraverso il programma App dal 1 luglio 2022”, cercando di rassicurare aggiungendo che “nel caso di nuovi casi di frammentazione finanziaria dovuta alla pandemia, i reinvestimenti del programma Pepp possono essere regolati nella tempistica, nel tipo di asset e giurisdizioni in qualsiasi momento”. 
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