La Bce riscopre la scala mobile per gli stipendi, ma solo dei suoi dipendenti
I dipendenti della Bce hanno ottenuto un aumento di stipendio del 4,07%. In pratica la resurrezione della scala mobile.La fantasia dei super-burocrati che comandano a Bruxelles e Francoforte non ha limiti. E così dalla soffitta delle politiche salariali salta fuori un autentico pezzo di archeologia come il punto unico di contingenza che l’Italia, dopo averlo inventato, ha abolito con il referendum di quarant’anni fa. A rivelare la resurrezione della scala mobile è il Financial Times raccontando che i dipendenti della Bce hanno ottenuto un aumento di stipendio del 4,07%. Ma adesso vogliono di più. Carlos Bowles, vicepresidente del sindacato Ipso che rappresenta il personale della banca centrale vuole “un approccio più equilibrato” come “quello in atto presso la Commissione europea”.
Infatti, la busta paga dei dipendenti della Ue è salita del 6,9%. Una parte è frutto di un meccanismo di adeguamento automatico progettato per mantenere il potere d’acquisto. Esattamente com’era la vecchia scala mobile. Bruxelles – precisa il quotidiano londinese – ha sottolineato che l’adeguamento annuale è stato “calcolato da Eurostat sulla base dell’evoluzione del potere d’acquisto dei dipendenti pubblici nazionali”, considerando che se l’inflazione superasse un certo livello in Belgio e Lussemburgo, la Commissione potrebbe concedere al personale un aumento a metà anno retrodatandolo a gennaio.
L’idea ha trovato orecchie sensibili a Francoforte “perchè – secondo il sindacato – la Bce non avrebbe seguito correttamente il sistema di adeguamento delle paghe”. Per questo il comitato del personale, eletto da tutti i dipendenti e in cui Ipso ha sei seggi su nove, ha avviato un ricorso firmato da 373 dipendenti per l’introduzione di nuovi automatismi salariali. La Bce ha prontamente risposto: “Ogni tre anni una parte interessata può richiedere una revisione dell’adeguamento salariale generale”.
La revisione – la seconda nella storia dell’Eurotower – dovrebbe terminare nel 2024 quando Christine Lagarde ipotizza che il carovita scenda dall’attuale 7 per cento a poco più del 3%. In ogni caso, oltre all’aspetto tecnico, c’è il risvolto il politico che – secondo il Financial Times – potrebbe mettere in imbarazzo i vertici della Bce. Giovedì scorso Lagarde ha ripetuto il suo precedente avvertimento contro una dinamica “colpo su colpo” in cui lavoratori e datori di lavoro cercano di limitare l’impatto dell’inflazione spingendo verso l’alto salari e prezzi.
Il capo della Bce detto che questo aumenterebbe il “rischio di qualcosa che è molto più difficile” mantenendo elevate le pressioni sui prezzi e richiedendo “misure più attive nella politica monetaria”. Se dovesse concedere sostanziosi aumenti ai suoi dipendenti, come potrebbe frenare le richieste dei lavoratori europei di salari più alti in risposta all’inflazione?