Tassa sugli extraprofitti flop, come il governo pensa di rivederla
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EconomiaPrimo piano Sab 17 dicembre 2022

La tassa sugli extraprofitti è un flop, il governo pensa di rivederla così

La tassa sugli extraprofitti, voluta dal governo Draghi, si è rivelata un flop. Adesso il governo Meloni ci riprova. La tassa sugli extraprofitti è un flop, il governo pensa di rivederla così BIO RAFFINERIA IMPIANTO STABILIMENTO BIO ENERGIA BIOENERGIA VERDE GREEN
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

La riforma della tassa sugli extraprofitti

A giugno sarebbero dovuti arrivare 4 miliardi, lo Stato ne ha incassati, invece, a malapena 2. Per la fine di novembre era previsto un gettito di 10,9 miliardi, ma quelli accreditati son stati, alla fine, appena 2,6 miliardi. La tassa sugli extraprofitti, voluta dal governo Draghi, si è rivelata un flop. Adesso il governo Meloni ci riprova, alzando il “contributo di solidarietà” per le compagnie energetiche, che hanno beneficiato del rialzo di petrolio e gas, al 50%, contando di recuperare così altri 2,5 miliardi.

“Abbiamo valutato che la precedente imposta sugli extraprofitti non funzionasse – ha spiegato il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti nel corso dell’iniziativa per i 10 anni di Fratelli d’Italia -. La nuova imposizione inserita in manovra a noi sembra molto più equa e razionale e anche se non perfette è comunque un passo avanti anche se ha scatenato molte lamentele da parte dei produttori di energia alternativa”.

Le modifiche sono contenute nella bozza di un emendamento del governo alla manovra presentato alla commissione Bilancio della Camera. Nel complesso, le modifiche hanno un costo di circa 20,1 milioni di euro nel 2023. Vengono escluse dal pagamento “le società per le quali la quota di volume d’affari relativa al codice attività oggetto della misura risulti inferiore al 75% del volume d’affari complessivo”. 

Ma quella del caro energia e dei profitti record delle compagnie energetiche è una partita complessa, dettata anche dal fatto che molte delle informazioni necessarie sono spezzettate tra vari enti ed autorità.  “Il governo non ho tutte informazioni per arrivare a determinare una corretta politica e invece serve che tutte le informazioni siano rese disponibili al governo, perché se faccio una politica calibrata per i 2/3 per mitigare l’impatto delle bollette su famiglie e imprese devo avere anche tutte le informazioni su come si forma il prezzo, giorno per giorno”, ha concluso Giorgetti.

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