In Veneto la prima gigafactory italiana di batterie per auto elettriche
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ApprofondimentiEconomia Gio 18 maggio 2023

In Veneto la prima gigafactory italiana di batterie per auto elettriche

In Veneto la prima gigafactory italiana per la produzione di batterie per auto elettriche grazie ad una joint venture In Veneto la prima gigafactory italiana di batterie per auto elettriche
Maurizio Cattaneo
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Maurizio Cattaneo

Nascerà in Veneto, a Piove Di Sacco in provincia di Padova, la prima gigafactory italiana per la produzione di batterie per auto elettriche grazie ad una joint venture siglata tra Energy, società di sistemi integrati di accumulo di energia, quotata su Euronext growth Milan e Pylontech Eu, controllata al 100% da Pylon Technologies (quotata alla Borsa di Shanghai) e primo costruttore al mondo di batterie al litio per uso ciclico stazionario.

La nuova società, denominata Pylon LiFeEU ha sede presso lo stabilimento di Energy e già entro la fine di quest’anno sarà in grado di avviare la produzione di batterie Lfp necessarie allo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili, in particolare da pannelli fotovoltaici. Il business plan della joint venture prevede la realizzazione, in fase iniziale, di un primo sito che potrà arrivare ad una capacità produttiva di 600-800 batterie al giorno, pari a 3-4 Megawattora di capacità di accumulo.

Ad oggi in Europa sono in costruzione circa 15 Gigafactory che nel 2025 potranno essere in grado di fornire celle per alimentare 6 milioni di auto elettriche. In Italia vi sono stati annunci relativi a quattro progetti, ma grazie a questa joint venture, Energy non solo partirà per prima ma sarà l’unica azienda italiana a realizzare internamente sia il sistema di accumulo energetico che  le batterie di stoccaggio. Queste  grandi “fabbriche di giga” secondo la società di consulenza McKinsey da qui al 2040 potrebbero costituire un business del valore di  90 miliardi di euro con la creazione di circa 250 mila posti di lavoro.

Catena di fornitura più sicura

Avere un numero sufficiente di gigafactory in Europa dovrebbe spezzare la dipendenza delle case automobilistiche europee dai fornitori in Cina. Inoltre accorciare la catena delle forniture metterà le case stesse al riparo di eventi imprevisti e dagli effetti pesantissimi sui trasporti come nel periodo del Covid.

In questo senso arrivano le parole di  Jinpeng “Geoffrey” Song, vicepresidente del business internazionale di Pylon Technologies. “È un passo importante per Pylon Technologies – spiega Jinpeng Song – avviare una produzione localizzata, in quanto i nostri partner, soprattutto in Europa, sono desiderosi di avere una catena di fornitura più sicura e stabile”.

“Abbiamo scelto il Veneto come luogo di partenza – aggiunge il manager – cui siamo legati sia dalle conoscenze scientifiche di lunga. Rapporto che ora si rinnova con l’ amicizia con Energy”. “Crediamo in un brillante futuro dell’industria delle energie rinnovabili nell’Unione europea – conclude il vicepresidente – che faccia leva su conoscenze globali e su risorse locali.”

Alche il Ceo di Energy Davide Tinazzi, sottolinea l’importanza dell’intesa. “La costituzione di  questa  joint venture con Pylontech – spiega Tinazzi –  è la giusta evoluzione di una fruttuosa partnership tecnica di lungo termine in cui anche valori umani condivisi hanno giocato un ruolo fondamentale”

Energy e Pylon Technologies collaborano da dieci anni ed entrambe hanno puntato sulla tecnologia delle batterie a ciclo stazionario per l’accumulo di energia, che mitigano l’impatto ambientale e decarbonizzano l’intero processo produttivo.

Secondo dati di mercato, la Cina produce quasi l’80% delle batterie. Tra gli obiettivi comunitari vi è quello di incentivare la produzione della componentistica sul territorio europeo, che rappresenta il principale scopo della joint venture, che si qualifica come un’operazione di “friendshoring”, in cui Italia e Cina collaborano attivamente, grazie agli investimenti del partner cinese nel mercato italiano.

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