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EconomiaIn evidenza Mer 23 agosto 2023

Indici Pmi, accelera la contrazione dell'economia dell'eurozona

Pesa il calo del settore dei servizi più deciso delle attese. Segnali di miglioramento dalla manifattura tedesca. Il riflesso sul pil Indici Pmi, accelera la contrazione dell'economia dell'eurozona
Redazione Verità&Affari
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Eurozona, accelera la contrazione dell’economia

Ad agosto l’attività economica dell’eurozona è diminuita ad un tasso accelerato con una contrazione della regione che si è estesa ulteriormente dal manifatturiero al terziario. Entrambi i settori hanno riportato valori di produzione e nuovi ordini in calo, nonostante il settore manifatturiero abbia indicato tassi di contrazione decisamente maggiori. È il quadro tratteggiato stamattina dai numeri preliminari degli indici PMI relativi al sentiment dei direttori acquisto delle aziende.

Le stime preliminari

Secondo le stime preliminari di S&P Global e Hamburg Commercial Bank, l’indice Pmi manifatturiero è salito ad agosto a 43,7 punti (massimo in 2 mesi) dai 42,7 precedenti, risultando superiore ai 42,6 punti attesi dagli analisti. Una soglia che resta comunque inferiore a quella critica di 50 e che denota ancora una contrazione dell’attività.

Si indebolisce il Pmi dei servizi, attestandosi a 48,3 punti (minimo in 30 mesi) rispetto ai 50,9 precedenti e ai 50,5 punti attesi. Di conseguenza, il Pmi composito si porta a 47 punti (minimo in 33 mesi) dai 48,6 precedenti e rispetto ai 48,5 attesi.

Il riflesso sul pil

Fra le maggiori economie europee, la Germania mostra un miglioramento del Pmi manifatturiero a 39,1 da 38,8 punti, sopra il consensus di 38,7 punti, e un calo del Pmi sevizi a 47,3 da 52,3 (sotto il 51,5 atteso). In Francia, il Pmi manifatturiero si porta a 46,4 da 45,1 (45 punti il consensus) e il Pmi servizi scende a 46,7 da 47,1 (era atteso 47,5).

“Sfortunatamente il settore dei servizi dell’eurozona sta mostrando segnali di contrazione simili alla debole prestazione del manifatturiero – ha commentato Cyrus de la Rubia, Chief Economist presso Hamburg Commercial Bank – Le aziende del terziario hanno certamente riportato il primo calo dell’attività dalla fine dello scorso anno, mentre si riduce ancora una volta la produzione manifatturiera. L’analisi degli indici PMI per le nostre previsioni a brevissimo termine sul PIL ci portano a concludere che nel terzo trimestre l’eurozona si contrarrà dello 0,2%“.

“La pressione al ribasso dell’economia dell’eurozona di agosto è principalmente causata dal settore dei servizi della Germania che è passata dalla crescita alla contrazione ad un ritmo inconsueto, mentre in Francia le aziende dei servizi hanno ridotto la loro attività ad una velocità simile a quella del mese scorso – ha spiegato – Nel settore manifatturiero, la produzione delle aziende tedesche ha registrato un calo ad un tasso di gran lunga più rapido di quelle francesi e questo alimenterà il dibattito nel considerare la Germania come malato d’Europa”.

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