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AperturaEconomia Mer 20 marzo 2024

La Bce contro la stretta green: danneggia la produttività

Analisi dell'ufficio studi dell'Eurotower sugli impatti della transizione ecologica: per le imprese più inquinati produttività in calo di un terzo La Bce contro la stretta green: danneggia la produttività
Redazione Verità&Affari
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La stretta green danneggia la produttività delle imprese che operano nei settori a maggiore impatto ambientale, con riflessi negativi sul sistema economico almeno nel breve e medio e periodo. A dirlo è uno studio della Banca centrale europea, che ha misurato l’impatto della transizione verde in un arco temporale di cinque anni. Secondo lo studio, con la stretta sulle politiche ambientali la produttività delle imprese altamente inquinanti cala di un terzo in cinque anni.  Lo studio della Bce ha raccolto dati nel gruppo dei sei Paesi Ue più grandi che comprende anche l’Italia.

Sussidi e politiche di mercato

L’impatto cambia a seconda del tipo di stretta: i sussidi alla ricerca e sviluppo hanno uno effetto negativo solo nel periodo di transizione, prima di spingere la produttività.

Le politiche di mercato, come il sistema di scambio di emissioni o le tasse, hanno un impatto negativo persistente, anche se piccolo. Ad avere l’impatto maggiore sui cinque anni osservati sono gli strumenti non di mercato, come i limiti alle emissioni. Nel lungo periodo, però, la stretta sulle politiche ambientali scatenerà una nuova ondata di innovazione e di nuove tecnologie verdi che aumenteranno la produttività.

Le analisi dell’Eurotower

Lo studio redatto dagli esperti dell’Eurotower prende in esame, nel dettaglio, l’impatto degli choc recenti (pandemia e guerra) e dei cambiamenti strutturali tuttora in corso (oltre alla transizione ecologica anche quella digitale) sulla produttività dell’Eurozona, alla luce dei dati raccolti in sei tra le più grandi economia nell’area della moneta unica. Oltre all’Italia, anche GermaniaFranciaSpagnaPortogallo Belgio).

Non è la prima volta che l’ufficio studi dell’Eurotower – a dispetto delle dichiarazioni della numero uno Christine Lagarde – evidenzia i limiti delle politiche europee di transizione green e le sue ricadute negative sull’economia nel suo complesso. Uno studio pubblicato sull’ultima edizione del Bollettino della Bce sottolineava ad esempio come le politiche di transizione ecologica possano avere un effetto negativo su crescita del pil e inflazione. Nell’autunno scorso inoltre si è dibattuto in ambito europeo se le decisioni di politica monetaria di Francoforte, in particolare sui tassi d’interesse, non avessero l’effetto di “sabotare” il green deal europeo. 

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