L'Italia è più forte di inflazione e guerra in Ucraina: il Pil cresce del doppio rispetto a Germania e Francia
Se nel nostro Paese il Pil è aumentato del 2,6%, in Germania è cresciuto della metà (+1,3%) e in Francia solo dell'1% Giancarlo Giorgetti, ministro dell'EconomiaIl record dell’Italia
Inflazione, peso della guerra in Ucraina e strascichi della pandemia: nonostante tutto l’Italia si appresta a chiudere un 2022 da record. Lo dice la Cgia di Mestre mettendo a confronto l’incremento del Pil in casa nostra rispetto a quello registrato in Germania e Francia. Se nel nostro Paese, infatti, il Pil è aumentato del 2,6 per cento, in Germania è cresciuto della metà (+1,3 per cento) e in Francia solo dell’1%. Non solo. Perché sempre considerando lo stesso arco temporale la media dell’Area Euro-19 si è salita del 2,3 per cento.
Il risultato è dovuto soprattutto alla crescita di alcuni settori rispetto ad altri. Nei primi nove mesi del 2022 il fatturato dei servizi è salito del 15,3% e quello dell’industria del 19,4%, mentre la produzione nelle costruzioni è aumentata del 14,1%. Dall’analisi dei sotto settori emerge che nei servizi il fatturato 2022 su quello del 2013 del trasporto aereo e delle agenzie di viaggio-tour operator è più che raddoppiato. Nel primo caso, l’incremento è stato del 102,8%, nel secondo caso addirittura del 123,2%, ma nonostante questi saggi di crescita, questi due comparti scontano ancora un gap sensibile rispetto ai livelli pre-Covid.
Cosa succederà nel 2023? Si prospetta un anno difficile: su tutta Europa, infatti, soffiano venti di crisi molto preoccupanti. Tuttavia- secondo l’ufficio studi della Cgia – con una economia che in questi ultimi due anni si è decisamente rafforzata, dovremmo avere meno problemi degli altri a fronteggiare questo nuovo scenario avverso.