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EnergiaPrimo piano Sab 10 dicembre 2022

I costi delle sanzioni aumentano ancora: in Germania spesa triplicata per i rigassificatori

Per i cinque terminal destinati ad accogliere il gas liquefatto alternativo a quello russo, la Germania pagherà il triplo di quanto previsto. I costi delle sanzioni aumentano ancora: in Germania spesa triplicata per i rigassificatori Olaf Scholz, cancelliere tedesco
Redazione Verità&Affari
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I costi dei rigassificatori in Germania

Rinunciare al gas russo per rifornirsi con il più caro gas liquefatto in arrivo da Stati Uniti e Qatar comporta un costo. E la Germania di recente ha dovuto rivedere questo costo al rialzo. 

Infatti per la costruzione dei cinque terminali galleggianti destinati ad accogliere il gas liquido proveniente via mare, il governo di Berlino dovrà pagare 9,7 miliardi di euro, invece dei tre miliardi ipotizzati all’inizio (e ribaditi ancora solo tre settimane fa dal ministro dell’Economia Robert Habeck).

Questi costi, spiega ora una portavoce del ministero, saranno spalmati tra quest’anno e il 2038. “Poi saranno compensati con le entrate derivanti dalle tariffe di rigassificazione, che ovviamente inizieranno a fluire solo quando tutti i terminali entreranno in funzione”. Ma la portavoce, prudentemente, aggiunge: “Naturalmente non possiamo vedere il futuro e i costi potrebbero cambiare

Secondo i piani del governo Scholz, due dei cinque terminali dovrebbero entrare in funzione già questo mese, anche se condizioni meteorologiche avverse potrebbero far rinviare l’inaugurazione degli impianti al prossimo anno. Una volta operativi, i cinque terminali dovrebbero soddisfare un terzo della domanda di gas della Germania.

Qualche giorno fa Berlino ha firmato col Qatar un accordo di lunga durata (15 anni) per la fornitura di gas naturale liquefatto a partire dal 2026. L’altro grande fornitore di gas liquefatto sono gli Stati Uniti, e non certo a prezzi di favore. “Alcuni paesi, compresi quelli amici, a volte ottengono prezzi stellari“, si era lamentato a ottobre il ministro Habeck. “Naturalmente, ciò comporta per noi dei problemi di cui dobbiamo parlare”.

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