La benzina torna a salire. Siamo di nuovo a 2 euro al litro
Nessun intervento da parte del governo per tentare di calmierare il prezzo della benzina che torna a schizzare verso l'alto
Non si ferma la corsa del prezzo dei carburanti alla pompa. La media nazionale della benzina in modalità self service è arrivata a 1,99 euro al litro, quella del diesel a 1,91 euro al litro. I dati provengono dalle elaborazioni dei dati Mimit di Quotidiano energia. Il prezzo medio praticato della benzina in modalità self è 1,990 euro al litro (1,985 la rilevazione precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,977 e 2,002 euro al litro (no logo 1,973).
Il prezzo medio praticato del diesel self è 1,913 euro al litro (rispetto a 1,902), ossia tra 1,910 e 1,926 euro al litro (no logo 1,893). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato è 2,122 euro al litro (2,116 il dato precedente) con prezzi tra 2,057 e 2,203 euro al litro (no logo 2,025). La media del diesel servito è 2,047 euro al litro (contro 2,036), con prezzi medi compresi tra 1,991 e 2,127 euro al litro (no logo 1,946).
Perchè il prezzo torna a salire
Uno dei motivi per cui la benzina ha ripreso a costare sempre di più è l’aumento del prezzo del petrolio dovute alle politche messe in atto dai principali paesi produttori ossia Russia, Arabia Saudita e Stati Uniti. Da segnalare la decisione dell’Opec di ridurre la produzione di petrolio. A inizio giugno, i Paesi dell’Opec+ hanno infatti annunciato che abbasseranno la soglia massima per la produzione di benzina nel 2024.
L’Arabia Saudita, il maggior produttore mondiale, vuole tagliare la produzione di un milione di barili al giorno
Il prezzo del petrolio Brent, da inizio luglio a oggi, è salito da circa 75 dollari al barile a circa 92 dollari al barile. Tra i tanti fattori che determinano il costo della benzina in Italia c’è l’amplissima percentuale di tasse che pesa su ogni litro di carburante. Mentre tutti i costi legati alla produzione, al trasporto, allo stoccaggio e all’erogazione, sono in una forbice di una ventina di centesimi, circa il 10% del totale.
Da inizio gennaio, il taglio delle accise stabilito dai precedenti governi è stato cancellato dal governo Meloni. E nonostante gli aumenti delle tariffe, il governo ha chiarito che non c’è nessuna intenzione di tornare ad abbassarle. Inoltre l’unico provvedimento fatto dal governo di obbligare i distributori a esporre un cartello con il prezzo medio regionale non ha portato a cali dei prezzi.