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EuropaIn evidenza Mar 05 marzo 2024

Imballaggi, c'è l'accordo Ue: divieto di plastica monouso dal 2030

Fissati gli obiettivi di un calo dei rifiuti da imballaggio del 5% entro il 2030, del 10% nel 2035. La soddisfazione di Urso Imballaggi, c'è l'accordo Ue: divieto di plastica monouso dal 2030
Redazione Verità&Affari
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L’accordo tra le istituzioni europee sul regolamento sugli imballaggi conferma la richiesta di un calo dei rifiuti da imballaggio del 5% entro il 2030, del 10% nel 2035 e del 15% entro il 2040, come previsto nella proposta iniziale della Commissione europea.

Dal 2030, saranno vietati alcuni formati di imballaggi in plastica monouso, come quelli destinati alla frutta e verdura fresca non trasformata, gli imballaggi per alimenti e bevande consumati nei bar e ristoranti, le porzioni individuali (come condimenti, salse, panna, zucchero), e i prodotti in miniatura per l’uso nei servizi igienici degli alberghi.

Nell’accordo un obiettivo di riuso di almeno il 10%

L’accordo tra i negoziatori del Consiglio dell’Unione europea e il Parlamento europeo sulle nuove norme sul packaging prevede un obiettivo specifico per il riuso degli imballaggi per bevande entro il 2030 di almeno il 10%.

Tuttavia, gli Stati membri avranno la possibilità di concedere una deroga di cinque anni a tali requisiti, a determinate condizioni. È quanto si legge nella nota dell’Eurocamera.

Le reazioni

Soddisfatto dei passi avanti il ministro delle Imprese, Adolfo Urso. “Il nuovo accordo tra Consiglio Ue e Parlamento Europeo sul regolamento sugli imballaggi è un passo nella giusta direzione, che accoglie una serie di indicazioni italiane e che rimuove delle criticità inizialmente presenti nella posizione della Commissione Europea“.

L’impianto iniziale del regolamento, prosegue il ministro, “sarebbe stato penalizzante, non solo per l’industria italiana del packaging, ma anche per molte filiere produttive, dall’agroalimentare alla farmaceutica. C’è ancora da lavorare nel negoziato: continueremo a sostenere le nostre aziende affinché possano operare al meglio e innovare, grazie anche all’eccellenza nel settore del riciclo, che vede l’Italia tra le più avanzate a livello internazionale”. Il governo italiano è stato fortemente critico della proposta della Commissione sugli imballaggi.

 

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