Von Der Leyen minaccia l'Italia: cosa ha detto e perchè è un caso
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EuropaPrimo piano Ven 23 settembre 2022

Von Der Leyen minaccia l'Italia poi ritratta, scoppia il caso in Europa

le parole pronunciate dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen rispondendo a una domanda a Princeton. Von Der Leyen minaccia l'Italia poi ritratta, scoppia il caso in Europa Ursula Von Der Leyen
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Cosa ha detto la Von der Leyen

“Vedremo il risultato del voto in Italia, ci sono state anche le elezioni in Svezia. Se le cose andranno in una direzione difficile, abbiamo degli strumenti, come nel caso di Polonia e Ungheria”. Forse non immaginava nemmeno lei di poter suscitare tutto questo clamore. Forse voleva solo cercare di rassicurare i mercati, ora che lo spauracchio della recessione si va vedere a più riprese in Europa. Fatto sta che le parole pronunciate dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda a Princeton sul possibile risultato delle elezioni in Italia, hanno avuto lo stesso effetto di un colpo di fucile sparato in stanza vuota.

Un fragore, seguito da parecchi echi e reazioni. Al punto che Eric Mamer, portavoce della Commissione europea, è dovuto intervenire per cercare di frenare lo sconcerto, che ha travolto tutti i partiti che si presentano al voto in Italia domenica 25 settembre. “Stava parlando del ruolo della Commissione come guardiana dei trattati – ha precisano il portavoce -. Gli strumenti di cui parlava la presidente si riferivano a quelli che la Commissione ha a disposizione per far rispettare lo stato di diritto di altri Stati europei, non si riferivano al possibile risultato delle prossime elezioni in Italia”, ha detto.

“Durante la propria dichiarazione, ha anche detto che la Commissione lavorerà con qualsiasi governo che uscirà dalle elezioni e che avrà la volontà di lavorare con la Commissione stessa”, ha cercato di aggiungere nel tentativo di riportare la calma. Non abbastanza. “Le parole della presidente della commissione europea “sono di una gravità inaudita”, ha tuonato il segretario della Lega Matteo Salvini. “Comporterebbero dimissioni o scuse immediate. La von der Leyen o chiede scusa o si dimette. E’ indegno, imbarazzante, istituzionalmente scorretto minacciare gli italiani. Le sue sono minacce da bulletto di periferia che non servono a niente e a nessuno”, ha proseguito.

“Consiglio alla presidente von der Leyen di misurare i toni. È commissario europeo e rappresenta tutti i cittadini del Continente, non solo quelli del partito e di Enrico Letta. L’Italia è Stato fondatore dell’Ue e nessuno, ripeto, nessuno può mettere in discussione il risultato di libere elezioni. Toni minatori e ricattatori li usasse verso i nazistelli e i filo cinesi di casa sua, fermo restando che non ci spaventano, mentre è sicuro che mettono in pessima luce chi li pronuncia”, è stato ancora più esplicito il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia.

Anche Enrico Letta del Pd dicono che non abbia preso bene le parole del leader Ue. “Sono sicuro” che Ursula Von Der Leyen, “chiarirà” le sue frasi sulle elezioni in Italia”. E il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani, a Napoli per un incontro all’Unione Industriali, ha chiosato: “Conoscono bene me, chi siamo, da che parte stiamo e non credo che debbano preoccuparsi nè a Bruxelles, nè in nessuna altra parte del mondo. Noi siamo europeisti, convinti. Lo siamo sempre stati. Abbiamo sempre dimostrato affidabilità e serietà. Quindi non ci sono problemi”.

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