La mazzata del Fisco, salgono le entrate per lo Stato e ora arriva l'Imu
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Famiglie
Famiglie Mar 07 giugno 2022

La mazzata del Fisco, salgono le entrate per lo Stato e ora arriva l'Imu

La scadenza del pagamento dell’Imu, il Tesoro fa i conti fra gennaio ed aprile 2022. Incremento delle entrate tributarie del 10,7% La mazzata del Fisco, salgono le entrate per lo Stato e ora arriva l'Imu
Fiorina Capozzi
di 
Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

Le scadenza del Fisco

Mentre è in arrivo la scadenza del pagamento dell’Imu, il Tesoro fa i conti fra gennaio ed aprile 2022. E registra un incremento delle entrate tributarie del 10,7% a quota 148,311 miliardi. Ci sono cioè 14,279 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato non è certo legato ad una ripresa dell’economia con un maggiore flusso di tasse, ma è piuttosto figlio della ripresa dei pagamenti delle rate sospesi durante il Covid. Lo ha spiegato anche il Tesoro precisando che la rateizzazione dei versamenti potrà determinare effetti di gettito in aumento anche nel corso dei prossimi mesi del 2022. Senza però specificare come la ripresa dei pagamenti potrebbe incidere sul ciclo economico, sulla vita delle imprese e dei cittadini.

Boom accertamenti

Le entrate tributarie erariali derivanti da attività di accertamento e controllo sono lievitate oltre quota 4 miliardi (4,1 miliardi, per la precisione), registrando un aumento del 76,7% (+1,8 miliardi come riferisce il bollettino delle entrate tributarie diffuso dal Tesoro. Nel dettaglio, 2,5 miliardi sono arrivati dalle imposte dirette, in aumento del 127,6% (+1,4 miliardi). Dalle imposte indirette sono arrivati invece 1,7 miliardi, in aumento del 33% (+415 milioni). Il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno «non risulta omogeneo in quanto nel 2021 le attività di riscossione erano state sospese fino al 31 agosto 2021» ha precisato il Tesoro.

I giochi

Gli italiani si mostrano sempre più fatalisti. Secondo i dati del Tesoro, le entrate tributarie derivanti da giochi sono ammontate a 4,854 miliardi segnando un boom del 36,8%. In termini assoluti, nei primi quatto mesi del 2022, i giochi hanno totalizzato 1,307 miliardi in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In dettaglio

Il gettito Irpef si è attestato a 67,401 miliardi, con un aumento di 1,824 miliardi (+2,8%): le ritenute sui redditi dei dipendenti privati hanno registrato un incremento di 1,354 miliardi (+4,5%) e le ritenute lavoratori autonomi di 307 milioni (+7,6%), le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico hanno avuto una diminuzione di 134 milioni (-0,4%). Incrementi significativi si sono registrati per l’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+ 1,309 miliardi, +165,3%) per effetto dell’andamento favorevole del mercato del risparmio gestito nel 2021. Anche l’imposta sostitutiva sul valore attivo fondi pensioni ha registrato un incremento (+1,039 miliardi, +102,9%) grazie al positivo andamento della previdenza complementari a fine 2021 e ai rendimenti. Si è invece assottigliata l’Ires, pari a 218 milioni (-15,1%), l’imposta sostitutiva sui redditi, le ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale, pari a 1,185 miliardi (-32,4%). Le ritenute sugli utili sono salite di 211 milioni (+25,3%). Le imposte indirette sono ammontate a 69,845 miliardi, con un incremento da 10,725 miliardi (+18,1%). In crescita anche l’Iva, con un aumento del gettito di 8,045 miliardi (+21,5%).

Condividi articolo