Rientro salato per le famiglie italiane, fino a 1.600 euro di rincari
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ApprofondimentiFamiglie Gio 07 settembre 2023

Rientro salato per le famiglie italiane, fino a 1.600 euro di rincari in autunno

Stangata in vista dell'autunno da 1.600 euro a famiglia tra bollette, alimentari, scuola, mutui benzina e ristorazione. Rientro salato per le famiglie italiane, fino a 1.600 euro di rincari in autunno
Redazione Verità&Affari
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Assoutenti ha calcolato che al rientro dalle vacanze le famiglia italiane sono attese da una stangata in vista dell’autunno da 1.600 euro a famiglia tra bollette, alimentari, scuola, mutui benzina e ristorazione. L’associazione dei consumatori ha previsto infatti rincari di 190 euro per gli alimentari, di circa 95 euro per il corredo scolastico e più di più di 100 euro per i carburanti. Ma il capitolo più dolente per gli italiani sarà quello legato alla casa, ai mutui nello specifico. Per questa voce Assoutenti ha stimato un aumento di oltre 1.000 euro.

“Chiediamo al governo di rafforzare subito il taglio al cuneo, allargare il paniere anti-inflazione e intervenire sulle accise, perché anche un taglio di appena 10 centesimi determinerebbe, considerata anche l’Iva, un risparmio diretto di oltre 6 euro a pieno”, ha affermato il presidente dell’associazione, Furio Truzzi.

Anche il Codacons ha denunciato il netto aumento delle spese che saranno costretti ad affrontare gli italiani al rientro dalle ferie estive. “La prima voce di spesa che interesserà le famiglie sarà quella alimentare: rientrati dalle ferie è necessario infatti riempire il frigorifero, andando incontro ad incrementi medi dei prezzi del 10% su base annua. Un nucleo di 4 persone si ritrova così quest’anno a spendere in media 172 euro per i primi rifornimenti alimentari post-vacanze, con una maggiore spesa di circa 16 euro rispetto al 2021″, ha sottolineato l’associazione.

Per quel che riguarda il prezzo dei carburanti il Codacons ha calcolato che per un pieno di carburante, considerati i prezzi medi correnti, si spendono circa 87 euro. “Il 20 settembre, inoltre, scadrà il taglio delle accise sui carburanti che, se non rinnovato, porterà ad un immediato rialzo dei listini, con la benzina che schizzerebbe automaticamente a 2,054 euro al litro, 2,049 euro/litro il gasolio”. Sul capitolo mutui l’associazione ha messo in evidenza la politica della BCE, “intenzionata ad alzare a settembre i tassi dello 0,50% per contrastare l’impennata dell’inflazione: una decisione che, se attuata, determinerebbe un aumento immediato delle rate dei mutui a tasso variabile con un aggravio di spesa di circa 42 euro al mese, +500 euro su base annua”.

C’è poi l’incognita bollette: ad ottobre Arera procederà all’aggiornamento periodico delle tariffe di luce e gas, e già da settimane si annunciano maxi-rincari causati dal forte rialzo delle quotazioni internazionali dell’energia. Ipotizzando uno scenario ottimistico caratterizzato da un incremento delle tariffe ad ottobre del +15% per la luce e del +20% per il gas, la stangata complessiva sulla spesa energetica raggiungerebbe nel 2022 quota +965 euro a famiglia (+380 euro la luce, +585 euro il gas) rispetto alla spesa sostenuta per le medesime forniture nel 2021.

Le famiglie dovranno infine fare i conti con il caro-scuola: in base alle prime rilevazioni del Codacons, i prezzi del corredo (diari, libri, astucci, quaderni, ecc.) registrano incrementi medi del +7% rispetto al 2021, che portano la spesa per l’acquisto del materiale scolastico a raggiungere quota 588 euro a studente nel caso in cui si scelgano prodotti griffati e marchi famosi, cui va aggiunta la spesa per i libri di testo, variabile a seconda della scuola e del grado di istruzione, per un totale che potrebbe raggiungere i 1.300 euro a studente. (Teleborsa) 

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