Frenano i consumi, le famiglie spenderanno 70 miliardi in meno
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Famiglie Dom 12 giugno 2022

Frenano i consumi, le famiglie spenderanno 70 miliardi in meno

Nell’area dell’euro i consumi dei privati diminuiranno di 70 miliardi di euro nel 2022, circa 500 euro in meno a famiglia. Frenano i consumi, le famiglie spenderanno 70 miliardi in meno Imagoeconomica
Redazione Verità&Affari
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La spesa per le famiglie in Europa

Nell’area dell’euro i consumi dei privati diminuiranno di 70 miliardi di euro nel 2022, circa 500 euro in meno a famiglia, secondo le stime del colosso assicurativo tedesco Allianz. La previsione, di cui dava conto ieri l’agenzia Bloomberg, si basa su un sondaggio condotto lo scorso mese intervistando 2.500 persone in Germania, Francia e Italia. I timori per la guerra in Ucraina e per l’inflazione crescente stanno intaccando la fiducia delle persone e rallentando l’andamento dell’economia.

La fiducia ai minimi

Nelle sue ultime stime pubblicate qualche giorno fa, l’Istat prevede per il nostro Paese un pil 2022 in crescita del 2,8% (frutto in buona parte dell’eredità lasciata dal 2021 in termini di crescita acquisita), una stima in ribasso di quasi due punti percentuali dal +4,7% previsto a fine dicembre. La spesa delle famiglie, in forte rallentamento, dovrebbe crescere del 2,3%, il 2,5% in meno di quanto stimato a dicembre. La Banca d’Italia invece “vede” un pil in crescita del 2,6% quest’anno, a patto che lo scenario internazionale non si deteriori ulteriormente.

I consumi privati nell’euro-area sono in frenata dalla fine dell’anno scorso, quando già cominciava a farsi sentire nelle bollette l’aumento del prezzo delle materie prime, e nel primo trimestre di quest’anno sono calati dello 0,7%. Secondo gli economisti di Allianz anche il terzo e il quarto trimestre del 2022 dovrebbero chiudersi con un segno meno, nonostante un rimbalzo nei mesi estivi dovuto alle spese per le vacanze.

Parallelamente al contrarsi delle spese, anche i risparmi si ridurranno. Le famiglie dovranno infatti svuotare metaforicamente i salvadanai per far fronte all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e delle bollette dell’energia. Una famiglia spenderà in media 550 euro in più quest’anno per comprare generi alimentari, e 750 euro in più per pagare luce e gas.

Cibo, luce, gas

E’ vero che nell’Europa dell’euro i risparmi ammontano a 380 miliardi, ma si tratta di una somma distribuita ovviamente in modo ineguale, con le famiglie più deboli che in media possono far conto su risparmi per appena 93 euro. «Per quasi due terzi delle famiglie, i risparmi in eccesso non saranno sufficienti a proteggerle dall’uragano dell’inflazione quest’anno», conclude il report Allianz. Una gelata dei consumi, limitatamente al nostro Paese, è stata recentemente prevista anche da una ricerca (“FragilItalia”) elaborata da Area Studi Legacoop e Ipsos e basata su un sondaggio che ha coinvolto 800 persone dai 18 ai 65 anni. Il 39% degli intervistati ha ammesso che ridurrà i propri consumi per fare risparmi, una percentuale in crescita di due punti rispetto allo scorso febbraio.

I settori più colpiti

Probabilmente a prescindere dal dilemma filosofico condizionatore-o-pace l’81% degli intervistati ha dichiarato che dovrà ridurre i consumi di gas ed energia elettrica (2 punti in più rispetto a inizio anno); il 75% ridurrà gli acquisti di vestiti (4 punti in più); il 74% di benzina e gasolio (3 punti in più); il 69% di scarpe (1 punto in più); il 69% di cosmetici (2 punti in più); il 62% di carne (1 punto in più) e di salumi (2 punti in più); il 60% di pesce (1 punto in più). I settori che subiranno i tagli più drastici sono l’abbigliamento (33%), i prodotti cosmetici (30%), le scarpe (29%), gas ed energia elettrica (29%), benzina e gasolio (26%).

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