Ex Ilva, avviato l'iter per l'as, arriva prestito da 320 milioni
L'esecutivo incontra i sindacati e comunica l'avvio della procedura. L'indotto di Taranto si ferma, Urso convoca le impreseIl governo ha avviato l’iter per l’amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia, il gruppo che gestisce gli impianti dell’ex Ilva. Lo hanno detto i rappresentanti dell’esecutivo ai sindacati, durante l’incontro di oggi, giovedì 18 gennaio. Nel decreto per Ilva, bollinato oggi, è prevista la concessione di un prestito di 320 milioni a cinque anni, con tasso d’interesse a condizioni di mercato, nel caso che venga ammessa all’amministrazione straordinaria. Questi fondi, è scritto nel testo, serviranno a supportare la continuità aziendale e “preservare la funzionalità produttiva”. L’articolo modifica la procedura di ammissione all’amministrazione controllata con la previsione che possa essere richiesta anche uno o più soci che abbiano almeno il 30% del capitale.
Secondo quanto riferito dai sindacati, Invitalia ha scritto all’ad Lucia Morselli una lettera chiedendo che l’azienda ricorra alla amministrazione straordinaria. Adesso l’ad ha due settimane di tempo per rispondere, dopo di che Invitalia ha il diritto di chiedere al Ministero delle Imprese di avviare formalmente la procedura di amministrazione straordinaria.
“Da ArcelorMittal azioni di disturbo”
Sempre secondo quanto riferito dal governo ai sindacati, ArcelorMittal starebbe comunque cercando di prendere tempo anche con azioni di disturbo. Il 16 gennaio ArcelorMittal avrebbe presentato istanza di composizione negoziata al tribunale di Milano per AdI, mentre era ancora in corso la trattativa per arrivare a un accordo consensuale.
Ai sindacati l’esecutivo ha anche ribadito la convinzione di volere soci privati autorevoli per il rilancio dell’azienda, una volta definita la situazione con il socio franco-indiano.
L’indotto si ferma
Questa mattina alle sei è iniziata la protesta delle aziende dell’indotto di Taranto facenti capo ad Aigi (associazione nata da una scissione in Confindustria Taranto a cui aderisce l’80% delle imprese che lavorano con il siderurgico), che hanno sospeso ad oltranza le attività ad eccezione di quelle relative alla sicurezza degli impianti.
Da questa mattina i lavoratori dell’indotto hanno anche avviato un sit-in di fronte all’ingresso dell’impianto tarantino. Le aziende dell’indotto, come richiesto dalle associazioni, sono state convocate per domani in videoconferenza con il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e il ministro del Lavoro, Marina Calderone, “per un aggiornamento della situazione dell’ex Ilva e in relazione ai provvedimenti recentemente assunti dal governo”.