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ApprofondimentiGoverno Mer 08 febbraio 2023

Milleproroghe, i Comuni hanno più tempo per decidere se rottamare le cartelle

Arriva anche il rinvio per gli obblighi di trasparenza delle imprese relativamente agli aiuti percepiti per il Covid Milleproroghe, i Comuni hanno più tempo per decidere se rottamare le cartelle Parlamento
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Tutte le modifiche al provvedimento

Milleproroghe alle battute finali. Per le imprese tanti i ritocchi previsti. Si allarga la platea dei beneficiari di aiuti alle imprese esportatrici danneggiate dalla guerra, slittano gli obblighi di trasparenza in bilancio per gli aiuti Covid, si allungano i tempi per dehors gratuiti di bar e ristoranti e per le gare delle concessioni balneari. C’è più tempo anche per i comuni che non hanno intenzione di aderire al mini-condono per le cartelle da mille euro previsto in manovra. Sono anche prorogati i prezzari per i lavori pubblici a tutto il 2023. Ma andiamo per gradi. 

Più aiuti alle imprese esportatrici danneggiate dalla guerra

Viene ampliata la platea delle imprese esportatrici, penalizzate dalla guerra in Ucraina. Con un emendamento di Forza Italia cresce il numero di aziende che possono usufruire dei finanziamenti a tasso agevolato previsti dal decreto Ucraina del febbraio 2022.

“È un sostegno concreto alle aziende che hanno subito perdite, derivanti dal minore export verso l’Ucraina, la Federazione russa o la Bielorussia, pari almeno al 10% del fatturato estero complessivo” hanno chiarito i componenti di Forza Italia nelle commissione Affari costituzionali e Bilancio del Senato.

Inoltre per le imprese si prevede un rinvio degli obblighi di trasparenza per l’indicazione in bilancio degli aiuti di Stato.

Proroga al 31 dicembre 2023 dei dehors liberi

Per bar e ristoranti c’è l’ok alla proroga, fino al 31 dicembre, dei dehors senza autorizzazioni. Secondo gli esercenti si tratta di un intervento importante dopo il pesante impatto subito a causa della pandemia. Per la Fipe, sarebbe meglio rendere strutturale la misura. 

Slitta di un anno il termine per mettere a gara le concessioni balneari

Più tempo, fino a luglio, per l’esercizio della delega prevista dal ddl concorrenza sulla mappatura delle concessioni e divieto di procedere a bandi in attesa dei decreti attuativi sul riordino della disciplina in materia, che vanno emanati comunque entro febbraio. Si sposta di un anno la messa a gara degli stabilimenti. 

Per i Comuni si allungano i tempi per aderire al mini-condono per le cartelle sotto i mille euro

Slitta dal 31 gennaio al 31 marzo il termine ultimo per la dichiarazione al Fisco da parte dei Comuni che non aderiscono allo stralcio previsto dalla legge di Bilancio. Si dà quindi più tempo agli enti locali per il condono di multe e tasse locali non pagate relative ai carichi affidati agli agenti di riscossione dal 2000 al 2015 per un importo residuo fino a mille euro al 1 gennaio 2023.

Si sposta dal 30 giugno al 30 settembre 2023 la data di rendicontazione agli enti creditori delle quote annullate, nonché al 30 aprile 2023 la data (ora fissata al 31 marzo) di annullamento dei debiti risultanti dai carichi fino a mille euro affidati all’agente della riscossione dal 2000 al 2015. E sempre fino al 30 aprile è sospesa la riscossione dei carichi di interesse. 

Proroga per i prezzari aggiornati nei lavori pubblici

Si allunga a tutto il  2023 l’utilizzo dei prezzari aggiornati nell’ambito degli accordi quadro di lavori pubblici cui si è aderito entro il 31 dicembre 2021 al fine di contrastare il caro materiali. “L’intervento consente di aggiornare i prezzari posti alla base di Accordi Quadro, non ancora eseguiti. Infatti, in mancanza di tale proroga, tutti gli Accordi Quadro non ancora avviati a quella data, sarebbero rimasti privi della possibilità di essere eseguiti nell’anno 2023 contabilizzando i lavori direttamente con i suddetti prezzari aggiornati” conclude spiegano da Italia Viva.

Mutui under 36, domane al fondo fino al 30 giugno

Per aiutare i giovani in cerca di casa, slitta dal 31 marzo al 30 giugno il termine per presentare le domande di accesso alle garanzie statali sui mutui prima casa.

Pensioni, i medici del Servizio sanitario nazionale potranno andare in pensione più tardi

Il Milleproroghe prevede la possibilità per i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, entrambi convenzionati Servizio sanitario nazionale di andare in pensione a 72 anni e non a 70. Non è passata, invece, la possibilità del posticipo della pensione per tutti i medici. Inoltre è stato approvato l’emendamento del Gruppo Azione-IV per prorogare fino al 2026 la possibilità di ampliare da 4 a 7 anni il periodo di accompagnamento alla pensione. L’obiettivo è promuovere così il turnover dei giovani e favorire il ricambio generazionale

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