Nel Qatargate spunta pure Mantalena, la sorella di Eva Kaili. Accertamenti sui finanziamenti alla sua Elontech
I magistrati greci starebbero conducendo accertamenti su un osservatorio da lei fondato. "Non ho ricevuto un euro", dice Mantalena Kaili.
Redazione Verità&Affari
Il ruolo di Mantalena nel Qatargate
Nell’affaire Qatar spunta pure Mantalena Kaili, la sorella di Eva Kaili, l’ex vicepresidente dell’Europarlamento arrestata insieme al compagno Francesco Giorgi, già assistente dell’ex eurodeputato Antonio Panzeri.
Intervistata dal Corriere della Sera, Mantalena Kaili, titolare peraltro di una Ong su cui la magistratura greca starebbe indagando, nega ogni accusa rivolta alla famiglia. Parla di “impressioni” mediatiche e si rifiuta di commentare presunti “illeciti che non risultano agli atti”.
Mantalena ha un rapporto molto stretto con la sorella Eva, e col compagno di lei Francesco Giorgi. Al punto di averli ospitati entrambi nella propria casa di Atene, per sedici mesi, durante la pandemia.
I magistrati greci sospettano che anche la sua Ong, la Elontech, sia stata finanziata illecitamente. Non è una Ong, precisa Mantalena al Corriere, ma un “osservatorio scientifico sulle nuove tecnologie formato da giuristi e accademici”. Dice di non aver ricevuto “un solo euro” dal Parlamento europeo. Contatti con le istituzioni di Bruxelles, è vero, ci sono stati. Spiega: “Abbiamo partecipato alla quarta conferenza sull’intelligenza artificiale. Ospitata dal Parlamento europeo, ha avuto il patrocinio della Repubblica greca” nonché “la collaborazione di Unesco, Consiglio d’Europa e Ocse”.
Non ha molto altro da dire. Nemmeno sulla sorella. “Su Eva ci sono indagini, ci sarà un processo”.
