Office365 con Facebook e WhatsApp sono i bersagli preferiti dagli hacker
Il phishing è in aumento. A rilevarlo è l’ultimo report Threatland, curato da Swascan, azienda di cybersecurity del Gruppo Tinexta CYBERSECURITYIl software di Microsoft Office365 con il 17,8% è il più colpito al mondo dal phishing organizzato dai cybercriminali. Al secondo posto c’è Facebook (11,5%) seguito da WhatsApp (3,9%), Outlook (2,4%) e “Crypto/Wallet” (2,1%). Sono questi i primi cinque bersagli preferiti dagli hacker. I programmi software di uso comune nei pc e cellulari ma anche social network, le app di messaggistica istantanea eanche criptovalute e portafogli digitali.
Phishing in aumento secondo il rapporto elaborato da Tinexa
A rilevarlo è l’ultimo report Threatland, curato da Swascan, azienda di cybersecurity del Gruppo Tinexta. Da sottolineare che la tipologia di cyber attacchi più diffusa a livello globale è proprio quella del cosiddetto phishing che sfrutta tecniche sofisticate per mandare e-mail, sms o comunicazioni ingannevoli che sembrano provenire da fonti attendibili o legittime per ottenere informazioni riservate. Basta pensare che nel secondo semestre del 2023 nel mondo sono stati registrati ben 448.665 portali dedicati al phishing.
Ransomware in crescita nel secondo semestre 2023: +44%
Da non sottovalutare anche il fenomeno ransomware. In Italia nel 2023, le vittime di questi attacchi sono, nel 77% dei casi, piccole e medie imprese con fatturato inferiore ai 250 milioni di dollari: gli hacker entrano nelle reti aziendali, attraverso la diffusione di software malevoli che “prendono in ostaggio” i dati sensibili dell’impresa, e richiedono un riscatto per ripristinarli. Si tratta di un trend in continua crescita anche nel secondo semestre dell’anno (+44%) e che fa salire il nostro Paese dall’undicesimo al quinto posto tra quelli più colpiti al mondo (88 attacchi in totale).
Ci precedono solo gli Stati Uniti (1.200), il Regno Unito (171), il Canada (126) e la Germania (105). In questo stesso periodo la gang di hacker che ha compiuto più azioni a livello globale, con 526 attacchi di cui 18 in Italia, è Lockbit, bloccata di recente dalle autorità Usa e Gran Bretagna insieme all’Europol.
Sotto assedio in Itala servizi e manifatturiero
Tra i settori maggiormente colpiti in Italia spiccano i servizi (21% degli attacchi) e il manifatturiero (20%) seguiti dalla sanità (11%) e del comparto tecnologico (9%). La crescente digitalizzazione di questi ultimi due settori dimostra la pervasività della minaccia dei ransomware che in misura minore coinvolge anche altri comparti come i servizi pubblici, la logistica, il lusso e l’alimentare. La maggior parte delle aziende attaccate (58%) ha un numero di dipendenti compreso tra 1 e 50 e si trova quasi esclusivamente nel Nord (56%) e nel Centro Italia (37%).