Più forti i venti recessione. Giù le Borse europee. Riflettori su Tim
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In evidenzaInvestimenti Ven 22 settembre 2023

Più forti i venti di recessione. Giù la Borsa. Riflettori su Tim

 Gli indici Pmi dei responsabili agli acquisti nelle maggiori economie europee, Germania e Francia, non aiuta le Borse partite già in ribasso. Più forti i venti di recessione. Giù la Borsa.  Riflettori su Tim BORSA PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

 Gli indici Pmi dei responsabili agli acquisti nelle maggiori economie europee, Germania e Francia, non aiuta le Borse partite già in ribasso, né l’euro, che si è indebolito. In particolare il peggioramento sia del pmi servizi sia manifatturiero nel terzo trimestre pesa sul listino di Parigi che cede lo 0,76%. In  Germania il miglioramento nei servizi, anche se la manifattura è ancora in contrazione, limita gli effetti sulla Borsa di Francoforte (-0,43%). Segno meno anche a Milano (-0,6%) dove la maglia nera va a Italgas (-1,95% a 5,04 euro) che si è portata sul prezzo di collocamento delle azioni effettuato dal socio Snam (-1,1%) nell’ambito del bond convertibile Fuori dall’eurozona è invece sopra la parità Londra (+0,16%).

Tim nel riflettore degli analisti

Prosegue l’attenzione degli investitori su Tim che a Piazza Affari cede lo 0,8% a 0,32 euro/azione in attesa degli sviluppi sul dossier della rete. In particolare, secondo indiscrezioni di stampa, la cessione della costituenda NetCo potrebbe non avere bisogno di un passaggio assembleare; mossa che invece è da sempre molto caldeggiata dal primo azionista Vivendi. Il Board della società guidata da Pietro Labriola avrebbe ricevuto il parere legale da parte degli avvocati secondo cui la cessione della rete non necessiterebbe dell`approvazione dei soci. Gli analisti di Equita giudicano l’indiscrezione «credibile, visto che si tratta di operazione di cessione di asset che, per quanto rilevanti, non necessitano formalmente di un passaggio assembleare. Sarà da verificare in ogni caso», proseguono, «come il Cda vorrà procedere e quale sarà la posizione di Vivendi sull`operazione, punto su cui potrebbero emergere chiarimenti a valle dell`incontro tra il Mef» e il socio francese. Un incontro che è atteso nelle prossime settimane, prima della presentazione dell’offerta vincolante che Kkr dovrà portare al Board entro il 30 settembre.

Riaperto il collocamento dei bond

Contestualmente la società di tlc ieri ha annunciato di aver concluso la riapertura del bond emesso a luglio per 750 milioni di euro. Il prezzo di emissione della nuova tranche è 102%, che implica un rendimento pari al 7,37%, con un conseguente costo di finanziamento per Tim inferiore rispetto all’emissione originaria. Come per i titoli, «i proventi della nuova tranche saranno utilizzati per rimborsare le scadenze a breve termine, per scopi societari di carattere generico, e/o per pagare costi e spese relative all’emissione», comunica la società in una nota. La data di regolamento è stata fissata per il 28 settembre prossimo. Da tale data, i titoli della nuova tranche saranno quotati presso il mercato Euro Mtf della Borsa di Lussemburgo. È previsto che le agenzie di rating Moody’s, S&P e Fitch confermino il rating assegnato ai titoli, rispettivamente pari a B1, B+ e BB-.

Quattro miliardi

Con questa emissione, da inizio anno le operazioni di finanziamento da parte della società di tlc hanno sfiorato i 4 mld, di cui 3,75 mld tramite collocamenti obbligazionari, più un prestito Bei.

Questo articolo è stato redatto a solo scopo informativo, non costituisce attività di consulenza né sollecitazione ad acquistare o vendere strumenti finanziari. Le informazioni riportate sono di pubblico dominio, ma possono essere suscettibili di variazioni in qualsiasi momento dopo la pubblicazione. Si declina pertanto ogni responsabilità e si ricorda che qualunque operazione finanziaria viene fatta a proprio esclusivo rischio.
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