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AperturaIndustria Ven 15 marzo 2024

Imballaggi, via libera degli Stati al nuovo Regolamento Ue

Soddisfazione della Meloni: abbiamo dimostrato che c'è un'Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria Imballaggi, via libera degli Stati al nuovo Regolamento Ue
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Approvato dagli Stati membri il Regolamento sugli imballaggi e la Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità. La decisione è stata adottata a livello di Ambasciatori nel Comitato dei Rappresentanti Permanenti Aggiunti presso l’Unione Europea (Coreper). Si tratta dell’ultimo passo per l’adozione dei due provvedimenti dopo i negoziati con il Parlamento europeo e sarà poi formalizzata da quest’ultimo e dai ministri dei Ventisette. Con questo accordo tra i Ventisette i testi approvati verranno adesso trasmessi al Parlamento europeo e quindi al Consiglio per l’adozione finale. 

La soddisfazione della Meloni

Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Che ha sottolineato che “abbiamo dimostrato che oggi a Bruxelles c’è un’Italia che non si arrende a soluzioni che penalizzano la nostra industria, ma che è capace di continuare a negoziare fino alla fine in maniera decisa, facendo valere la bontà dei propri argomenti, valorizzando le nostre eccellenze e riuscendo a modificare sostanzialmente il risultato finale”. Per la premier “il merito di questi successi va attribuito all’azione di impulso assicurata dai ministeri coinvolti, in stretto coordinamento con Palazzo Chigi, all’attivitá negoziale condotta dai nostri rappresentanti diplomatici a Bruxelles, ma anche al cruciale lavoro di squadra svolto dai nostri europarlamentari, che hanno saputo travalicare gli schieramenti politici. Abbiamo dimostrato come un’Italia coesa e determinata possa davvero spostare gli equilibri a Bruxelles e giocare un ruolo da protagonista”. 

Cosa prevede il Regolamento

Il Regolamento sugli imballaggi dovrebbe, secondo i legislatori Ue, accrescere la sostenibilità del settore, promuovendo una maggiore riciclabilità. Inoltre, introduce norme comuni sull’etichettatura e sulla gestione dei rifiuti. Il provvedimento, si legge in una nota di Palazzo Chigi, impegnerà inoltre gli Stati membri a ridurre i rifiuti, lasciando flessibilità agli Stati ed agli operatori nella scelta delle misure per raggiungere l’obiettivo, in particolare tra imballaggi riutilizzabili e quelli monouso riciclabili, laddove questi ultimi, come nel caso del settore della ristorazione, rappresentano ancora l’opzione che offre il risultato ambientalmente migliore e per la conservazione dei prodotti agricoli e alimentari.   

Il ruolo dell’Italia  

L’accordo è arrivato dopo complessi negoziati in cui l’Italia ha svolto un ruolo cruciale. La Direttiva sul dovere di diligenza delle imprese ai fini della sostenibilità contribuirà ad assicurare che le catene di approvvigionamento delle principali imprese europee siano il più possibile rispettose dei diritti umani e della sostenibilità ambientale. L’Italia, sottolinea Palazzo Chigi, ha svolto un ruolo chiave nel raggiungimento di un testo equilibrato ed efficace, che concentra gli oneri sulle società di grandi dimensioni (oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di fatturato globale) meglio in grado di monitorare le proprie catene di approvvigionamento e di contribuire alla mitigazione degli effetti delle attività economiche sui cambiamenti climatici, nonché alla tutela dei diritti umani delle persone interessate dall’attività d’impresa.

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